Per quanto riguarda questa sessione di mercato sono stato molto combattuto nello scegliere quello che considero il colpo dell’estate, ve ne sono stati molti interessanti, come l’acquisto a parametro zero di Banega da parte dell’Inter o Ziyech andato all’Ajax (italiane dove eravate?), ma dopo dopo attente riflessioni (e diverse partite guardate) credo proprio che il titolo di miglior affare del mercato estivo 2016 lo meriti Raphael Guerreiro, acquistato dal Borussia Dortmund per 12 milioni di euro dal Lorient. In questi tempi di spese pazze e spesso poco fruttuose, il Borussia rimane una squadra che riesce a fare mercato in maniera intelligente e spesso conveniente, guadagnandosi a mio parere il titolo di regina di questa sessione estiva. Una squadra che ha perso giocatori non solo tecnicamente tra i più importanti a livello europeo ma anche fondamentali all’interno dello spogliatoio e dell’economia di squadra, come Hummels, Gudognan e Mkhitaryan, e che è riuscita a ripartire subito senza subire contraccolpi (fatto per nulla scontato, vedi Milan post Ibrahimovic e Thiago Silva), reinvestendo i più di 100 milioni incassati in giocatori giovani tra i più promettenti d’Europa (Dembelè e Mor due esempi), nel grande ritorno del figliol prodigo Mario Götze e in un giocatore d’esperienza e qualità (che ben conosce Tuchel e fortemente da lui voluto) come Schürrle. Ma quando c’è programmazione, uno staff super competente e voglia di investire nei giovani, tutto è possibile: il settore giovanile sforna talenti a ripetizione, come gli ultimi arrivati Pulisic e Passlack (e in precedenza Reus, Sahin, Schmelzer…) e come esempio della qualità dell’area mercato è il miglior colpo del mercato estivo dell’anno scorso, Julian Weigl, acquistato per solo 2 milioni e mezzo dal Monaco 1860 e consacratosi come uno dei migliori centrocampisti europei. Tornando al colpo dell’estate, dopo questo excursus a mio avviso doveroso: Raphael Guerreiro, classe 1993, tuttofare franco-portoghese (nato in Francia da padre portoghese, ha scelto di vestire la maglia della nazionale lusitana, pur non conoscendo la lingua, con cui ha conquistato da titolare il Campionato Europeo quest’estate) si è subito rivelato un elemento fondamentale per Thomas Tuchel: arrivato in Vestfalia principalmente come terzino sinistro (nel Portogallo ha occupato quella posizione, nel Lorient negli ultimi tempi anche spostato un po' avanti), ha giocato praticamente ovunque (e bene) in questo inizio di campionato, collezionando in totale 9 presenze, 3 gol e 5 assist tra campionato e coppe, venendo impiegato da terzino sinistro, ala, mezz’ala a centrocampo e trequartista. Giocatore principalmente di spinta, piccolo fisicamente (1,70 m per 67 kg) ma difficile da prendere essendo velocissimo e molto agile, tecnicamente fortissimo con un mancino fatato che gli ha permesso tra l’altro di essere l’incaricato sui calci piazzati sia per il Portogallo che per il Borussia Dortmund (in attesa del rientro di Reus), sta dimostrando di possedere anche un’ottima visione di gioco che gli permette di destreggiarsi egregiamente anche in mezzo al campo; deve migliorare ancora un po' in fase difensiva, anche se spesso è aiutato dalla grande “garra” che mette in campo. Il giocatore è sui taccuini di molte società da tempo, tanto che nelle ultime sessioni di mercato era stato accostato anche a squadre italiane come Milan, Inter o Napoli, ma nonostante tutto il Borussia è riuscito ad avere la meglio anticipando tutti chiudendo l’affare prima dell’Europeo (dopo il quale sarebbe costato sicuramente di più), trovandosi in casa non solo l’erede di Schmelzer per la corsia mancina ma un giocatore che può e potrà essere importante in qualsiasi zona del campo: a Dortmund si preparano per un’altra super plusvalenza…