Se siete di Catania o Siena segnatevi queste due date: 6 e 10 giugno. Perché con tutta probabilità la quarta squadra a tornare in serie B, nell anticamera del paradiso, potrebbe uscire da questa semifinale. Diversi anni fa le due compagini facevano parte stabilmente della nostra serie A, oggi tentano una scalata prendendo come esempio un'altra vecchia grande tornata nella categoria che gli compete, il Parma. Hanno sofferto e parecchio i tifosi senesi e catanesi in questi anni: i bianconeri falliti e con 11 rinvii a giudizio per l'ex presidentessa Mezzaroma e altri membri del CdA per bancarotta fraudolenta, distrazione di denaro e ricorso abusivo al credito; gli elefantini dal canto loro, hanno visto distruggere una squadra dai dirigenti che l'avevano creata, ottenendo anche degli ottimi risultati e poi costretti, a detta dell'ex presidente Pulvirenti, a comprare risultati delle partite per salvarsi dalla retrocessione. Finalmente hanno l'occasione di tornare nel calcio che conta, anche se l'accoppiamento beffardo le ha messe una contro l'altra. 

Il Siena dopo il secondo posto del campionato ieri sera ha battuto un'indomita Reggiana solo al 100' con il recupero ormai scaduto e con un rigore di Santini che ha provocato la furia dei tifosi emiliani con annesso intervento delle forze dell ordine. Un segno del destino quel gol? Beh, a chi ci crede non resta che toccare ferro. Il Catania, dopo una grande rincorsa nella regular season dove si è piazzata alla spalle della corazzata Lecce (che dopo anni è delusioni è riuscito a tornare in serie B evitando l inferno dei playoff), ha eliminato con non poca fatica una Feralpisalò che ha meritato l'attenzione e la stima che le hanno riversato dopo un gran cammino. Davanti ad un pubblico da serie B (anche serie A in alcuni casi) con un buon 2-0 si è assicurata la Final four per arrivare a Pescara a giocarsi la promozione. Chissà se Dumbo tornerà a volare... Anche in questo caso conviene toccare ferro. Tutto ciò ovviamente tenendo conto che sia il Cosenza che il sorprendente Sudtirol non vorranno di certo recitare il ruolo di vittima sacrificale, ma daranno battaglia.