La giustizia sportiva e' purtroppo lo specchio del nostro paese, dove se rubi una mela vai dentro per 5 anni per esempio, se evadi il fisco per cifre incommensurabili, ma sei raccomandato, alla fine se va male finisci per sedere in parlamento, tanto paghiamo noi contribuenti che problema c'e'? E allora in questa societa' dove fondamentalmente i cittadini si sentono presi in giro, ogni provvedimento dura un giorno, vai a dormire e vale questo, ti risvegli e vale il contrario ma non e' neanche cosi' certo!

C'è chi e' in cassa integrazione da 2 anni e chi ha perso il lavoro e le alte sfere passano attraverso tutto indenni e senza alcun sacrifico monetario, davvero un bell'esempio, questo e' semplicemente la manifestazione di quello che gli antichi chiamavano con una parola ormai caduta in disuso: OLIGARCHIA, governo di pochi, e tra quei pochi in Italia da ormai 50 anni c'e' sempre stata la Juventus, il vero male del calcio italiano, tifata soprattutto da persone senza radici rappresentate calcisticamente, protetta sempre in Italia quanto ignorata in campo internazionale, favorita sempre e comunque, e quindi perché dovremmo squalificare José Mourinho per avere proferito una frase intelligente e piena di intuito?
Cartesio infatti descriveva l'intuizione come "appercezione di verita' primaria" e allora bravo Mourinho che ha intuito la manovra surrettizia dell'arbitro stranamente distratto al momento giusto, chiedendo cosi quai per curiosità come avrebbe fatto ad un caro amico "Ma per caso ti ha chiamato ...?".
Viva Mourinho, viva la verità, viva l'onestà, meglio non vincere nulla onestamente che vantare blasoni che gridano vendetta!