E' doveroso dire che mi sono confrontato più volte con tantissimi juventini e spesso ho avuto discussioni piacevoli, garbate e ricche di interessanti spunti di riflessione. Ma con una parte di quel pubblico oggi non si può parlare. Cristiano Ronaldo appena arrivato alla Juve dichiarò 'la Champions non è un'ossessione ma un sogno'; ecco Cristiano, mi duole dirlo ma ti sbagli. Una parte di quel giovane pubblico vive il calcio come una competizione malata, ossessiva e ricca di rancore.

Prendiamo per esempio un bambino nato negli anni '90. Lui inizia a guardare il calcio come ogni bambino, innamorandosi dei grandi attaccanti, dei grandi bomber, ma all'atto pratico ancora non capisce davvero il calcio, non vive le rivalità con i compagni come i ragazzi più grandi, vede Del Piero e ama lui, ancora il nostro non è pronto per capire l'importanza di un Ferrara. Però il tempo passa e finalmente il nostro ragazzo inizia ad avere una visione più completa visione del gioco del calcio. Certo, ancora c'è ne vuole, ma è un bel passo in avanti, no? Il nostro ragazzo avrà un'età che va dai 9 ai 12 anni e vedono un paio di scudetti e la finale di Champions, che però, vedrà un Carlo Ancelotti vincitore.

Poco male, il nostro tifoso è giovane, ha tutta la vita davanti, potrà vedere ancora molte cose. Peccato che poi arrivi il 2006. Arriva la serie B. Anno brutto ma nulla di insopportabile.
'Torneremo' urla la gente, e con le persone lo urla in nostro ragazzino. E succede ovviamente, solo che adesso bisogna ricostruire, ci vuole pazienza. E con i milanisti è difficile parlare, vincono un'altra Champions. L'Inter invece non vince nell'Europa che conta da oltre 40 anni, con loro si può parlare. Inoltre ci sono le ombre su calciopoli, loro non hanno risposta agli sfotto del giovane juventino.  'Vincete perchè non c'è nessuno in campionato' Sono frasi che avete detto pure voi o che avete sentito, vero?

Poi arriva il 2010 e l'Inter non è più attaccabile sotto quel punto di vista. Tempi oscuri son quelli, ma finalmente la Juve torna, si torna a vincere, certo, c'è la mano di Muntari, ma poco importa, negli sfotto questo si sopporta. Avanti a testa alta e si punta al secondo scudetto. Che ovviamente arriva. Certo, c'è meno rivalità, ma va bene.  Ne arrivano altri, e si inizia a desiderare qualcosa di più. Si sogna la Champions. Al nostro giovane tifoso non importano le voci 'vincete perchè avete più soldi' o 'vincete perchè non avete rivali'. Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta.
Arriva la grande occasione, Conte non c'è più, ed un troppo preso di mira Allegri arriva a giocarsi la finale di Champions, sembra destino, ma per ora va bene così. Si inizia a giocare a livelli altissimi, e se non è arrivata quest'anno arriverà presto. Ma arriva un'atra finale, e sappiamo com'è finita.
E nel nostro tifoso si sviluppa una grande invidia perchè il Milan con le sue 7 Champions e l'Inter con quel Triplete sono insopportabili. Si sentono dire 'che conta la vittoria in Europa' perchè in Italia non c'è nessuno.  In molti amici del nostro tifoso nasce una brutta arroganza, e ne viene contagiato. Arriva CR7 con costi altissimi. Il sogno è un'ossessione, è il modo scelto per poter dire, in maniera indiscutibile  'NOI siamo i MIGLIORI'

E l'arroganza, mista ad un'invidia mai ammessa, fa urlare contro Carlo Ancelotti, allenatore che, con tutto il rispetto per Mancini, era la scelta N.1 per la panchina azzurra, sognata da tutta l'Italia.
Fa urlare contro Mourinho, che ha abbandonato i toni da 'io contro il mondo', ma che, parlando con oggettività, ha elogiato l'immenso e ben riuscito lavoro della Juve negli ultimi anni. Non sono più nemici sulla carta, ma per molti lo sono perchè si è scelto così; Hanno obbiettivi diversi, con squadre diverse, ma sono nemici da schiacciare ed insultare. E le tre dita alzate e il 'guarderò la Champions del 2003' sono risposte ovvie.

Perciò spero che questo sia il vostro anno, perché il nostro tifoso juventino è affamato ed ha bisogno di saziarsi con l'unica vittoria che gli manca. Così, forse, quando vinceranno a Manchester o a Napoli, i tifosi canteranno di gioia, piuttosto che insultare e fare cori.