In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad una campagna distruttrice contro uno dei giocatori piu' tecnici del Milan, Hakan Calhanoglu.
Il giocatore turco, che non ha sicuramente disputato un girone d'andata all'altezza dei primi 6 mesi del 2018, è oggetto di una critica feroce tanto che sabato, mentre veniva sostituito, è stato fischiato da gran parte del pubblico di San Siro.

E' vero che da un giocatore della sua tecnica tutti ci aspettiamo molto di piu', soprattutto dopo aver fatto la bocca buona avendolo visto giocare divinamente nel girone di ritorno dello scorso campionato quando è stato tra i protagonisti della squadra che ha totalizzato 39 punti e raggiunto una finale di Coppa Italia eliminando Inter e Lazio.
Ora, è vero che sabato ha commesso degli errori, tra cui uno abbastanza clamoroso durante una ripartenza in contropiede nel primo tempo, ma nei suoi confronti ormai si tende a sottolineare ogni minimo errore, mentre ogni sua ottima giocata viene ritenuta di ordinaria amministrazione; tutti infatti si dimenticano come le palle gol che ha avuto il Milan nel primo tempo sono venute dalle giocate del turco, che con Paqueta sembra aver già trovato un'intesa invidiabile; nel primo tempo Calhanoglu ha dato una splendida palla filtrante a Cutrone che ha tirato sull'esterno della rete e fatto uno splendido cross dalla destra sempre per Patrick, che tuttavia non ha potuto concludere a rete a causa del provvidenziale intervento di Malcuit.
E non è un caso se nel secondo tempo, col calo fisico di Paqueta e Calhanoglu, il Milan abbia ridotto notevolmente la propria pericolosità in area di rigore avversaria.

Non dimentichiamo inoltre che la mancanza di lucidità nella trequarti avversaria deriva anche da un estenuante lavoro di copertura e di impostazione richiesto da Gattuso al giocatore turco, considerato l'infortunio di biglia che ci ha tolto un giocatore in grado di "pulire" palloni sporchi nella nostra trequarti e quello di Bonaventura. Giocando insieme a Kessie e Bakayoko, il numero 10 rossonero non ha piu' avuto compagni che parlassero la sua stessa lingua e non è un caso se, con l'arrivo di Paqueta, si è visto qualche apprezzabile miglioramento. Ma ormai i suoi cambi di gioco di 40-50 metri sono diventati normali come passaggini al compagno piu' vicino, il lancio di 40 metri a cutrone, al minuto 105 della gara di Coppa Italia vinta con la Samp, è roba da poco per molti "tifosi" milanisti.
Senza dimenticare il fatto che il ragazzo ha solo 24 anni e non si puo' che essere d'accordo con Gattuso se lo ritiene tra i giocatori indispensabili per questo Milan.

FORZA HAKAN, I VERI TIFOSI MILANISTI SONO TUTTI CON TE!!!!!!!!!