Partiamo col dire che la partita di ieri tra Juventus ed Inter è stata equilibrata e che l'arbitro Rizzoli, fortuna sua, non ha dovuto risolvere situazioni particolarmente controverse; la partita, infatti, se non avesse avuto quale protagonista la Juventus, non avrebbe destato alcun interesse per le moviole. A scendere in campo però è stata la Juve, quindi non stupisce affatto vedere tanti addetti ai lavori evidenziare con una certa animosità (ed affanno) presunti favori arbitrali a favore della Juve. Tuttavia, se gli episodi in discussione riguardano l'intervento di Mandzukic su Icardi (irruento ma sul pallone) o l'asserita trattenuta di Lichesteiner su D'Ambrosio (veniale e ininfluente), è evidente che paia quanto meno discutibile sostenere vi sia stato un atteggiamento di favore per i bianconeri. A mio avviso, soprattutto su un campo scivoloso come quello visto ieri sera a Torino, ci vuole ben altro per concedere un rigore. In ogni caso, se Rizzoli avesse adottato un metro di giudizio molto severo, ci sarebbero almeno altri due episodi dubbi a favore della Juventus: si veda ad esempio la spintarella su Mandzukic al 38' del primo tempo che di fatto gli impedisce di inquadrare la porta. Nè varrà l'argomentazione (fallace) che non poteva essere rigore perchè non ci sono state proteste (non protestare dovrebbe essere una virtù e non un riconoscimento della bontà della decisione arbitrale). In questo contesto (di molto fumo e poco arrosto), è passata del tutto inosservata la gestione delle sanzioni disciplinari assolutamente favorevole all'Inter: 5 juventini ammoniti contro soli 3 interisti, nonostante (statistiche alla mano) sia l'Inter ad aver commesso un numero maggiore di falli, molti dei quali tattici o particolarmente irruenti e quindi del tutto similari a quelli invece sanzionati ai bianconeri. ..Gagliardini su tutti dovrebbe essere riconoscente a Rizzoli anzichè presentarsi davanti ai microfoni e recriminare. Ma siamo in Italia...e questo è pur sempre terreno fertile per le masse anti-juventine, sempre pronte ad imbastire una nuova farsopoli in caso di ulteriori fallimenti sportivi.