Possibile nuovo terremoto nel mondo del calcio.
Report, noto programma di inchiesta, calendarizza per il prossimo 22 ottobre una puntata dai tratti inquietanti che coinvolge la Juventus, bande criminali e servizi segreti.
Sigfrido Ranucci, conduttore del programma, ha rilasciato importanti anticipazioni in merito : «Partiamo da una premessa. Non ci sono dirigenti della Juventus indagati ma quello che emerge dall’inchiesta è un contatto diretto tra i manager bianconeri e i Dominello, famiglia accusata di avere dei legami con la ‘ndrangheta. La questione del bagarinaggio e degli affari con i biglietti dello stadio presenta un connubio chiaro tra certi personaggi, tra persone indagate, dirigenti e anche calciatori della Juve».
Report si riferisce all'inchiesta Alto Piemonte incentrata anche sulle infiltrazioni della malavita nella curva juventina per accaparrarsi il predomino su bagarinaggio e merchandising.

Il 16 luglio 2018, a Torino si è chiuso il processo di appello sull'inchiesta Alto Piemonte nel quale sono state prodotte quattordici condanne e un'assoluzione. E' presente il nome di Fabio Germani nella lista dei condannati. Parliamo di un ex capo ultras al quale sono stati comminati quattro anni e cinque mesi di reclusione con l'accusa di aver favorito l'ingresso di Rocco Dominello fra i gruppi ultras juventini. Le informative ritengono che Dominello sia esponente della cosca Pesce-Bellocco di Rosarno insieme al padre Saverio. 
Il binomio mafia-calcio che si ripropone. Ad agitare ancor di più le acque vi è la morte di Raffaello Bucci, collaboratore della Juve ed ex ultrà dei Drughi. A ciò si aggiunge il suo rapporto di collaborazione con Digos e servizi segreti. Mondi che si intrecciano e parlano fra loro rendendo il panorama dell'inchiesta estremamente ampio e intricato. La morte di Bucci, catalogata come suicidio, lascia ampi buchi neri nell'inchiesta viste le parti coinvolte e gli enormi interessi che gravitano in questo processo. Un suicidio, inspiegabile per molti, avvenuto il giorno seguente alla sua deposizione come testimone davanti al Pubblico Ministero.

Le presenti affermazioni rilasciate dai giornalisti della trasmissione Report  hanno scosso il mondo del calcio e la Juventus, considerato l'intreccio esplosivo che vede presenti servizi segreti, 'ndrangheta e società di calcio. Questa inchiesta, se fondata su basi e prove solide, potrebbe scoperchiare il vaso di pandora e portare alla luce legami tra dirigenti e ramificazioni criminali delle quali si è parlato per anni. Detto ciò, tale inchiesta interessa sì la Juventus, ma abbraccia l'intero mondo del pallone e potrebbe svelare ulteriori legami tra società-curve-mafie in altre curve italiane. Negli scorsi mesi le informative della Digos e le autorità giudiziarie hanno indagato sui nuovi gruppi ultras e sulla crescente rivalità all'interno della curva milanista. Gli inquirenti temono l'infiltrazione di nuovi gruppi mafiosi e possibili scontri nella curva per garantirsi il dominio nel merchandising e bagarinaggio. 

Grande rumore nei giorni scorsi per l'addio di Marotta dalla carica di AD della Juventus. Lo stesso Marotta sembra essere uno dei protagonisti del servizio di Report in quanto nell'ottobre 2013 concesse cinque biglietti della sua riserva personale a Rocco Dominello per Juve-Real Madrid. Sempre nel 2013 Marotta avrebbe incontrato Dominello e accettato di far sostenere un provino al figlio di Umberto Bellocco, boss della cosca di Rosarno. Le dimissioni o il licenziamento dell'ex dirigente juventino precedono l'uscita dell'inchiesta giornalistica. Sarà un caso? Vedremo l'evolversi.

Per dovere di cronaca occorre ricordare quanto segue: il ragazzo non è stato poi tesserato nelle giovanili della Juventus mentre i fatti relativi ai biglietti risalgono al 2016. Il processo Alto Piemonte ha superato il secondo grado e si accinge ad arrivare in Cassazione. Nessun dirigente della società Juventus risulta indagato. Quindi, si presuppone che l'inchiesta targata Report possa svelare nuovi particolari e fatti altrimenti sarebbe davvero incredibile mandare in onda fatti e documenti già venuti alla luce, già giudicati e dei quali si è discusso ampiamente.

Certo è che l'inchiesta Alto Piemonte diventa fondamentale in quanto interessa TUTTE le società sportive. La Juventus, se le accuse fossero confermate, rappresenterebbe solamente la punta dell'iceberg fino ad ora inesplorato per mancanza di prove o per la volontà di insabbiare interessi enormi che si celano dietro il marcio nel fmondo del calcio, sport ormai lontano parente di quello apprezzato in passato.