30 settembre 2018. Settima giornata di Serie A. Allo stadio Artemio Franchi di Firenze si affrontano Fiorentina e Atalanta. E' il minuto 61'. Minuto che inevitabilmente sconvolgerà l'andamento del campionato italiano e darà adito alle proteste dei tifosi bergamaschi e non solo. Chiesa cade in area di rigore. L'arbitro Valeri non ha dubbi: è calcio di rigore. Perplessi i giocatori della Dea che attendono fiduciosi l'intervento del VAR. Ma ciò non avviene e Veretout realizza dal dischetto portando in vantaggio la squadra di casa. La partita terminerà con la vittoria della Fiorentina per 2-0 e le polemiche vibranti di allenatore e dirigenti bergamaschi.

Ciò che è avvenuto oggi rappresenta uno spartiacque decisivo per il nostro campionato. Un giovane talento come Chiesa simula intenzionalmente nonostante la presenza di un supporto tecnologico nato per evidenziare celermente tali episodi. (Piccola postilla. Il ragazzo andrebbe tutelato perché patrimonio nazionale.
Detto ciò, gli ultimi atteggiamenti in campo meritano di essere condannati al pari di quelli adottati dagli addetti ai lavori con Balotelli anni fa. O con Krasic per la famosa simulazione.) Lo stesso supporto tecnologico non aiuta la scelta dell'arbitro Valeri, falsando apertamente il risultato finale della gara. Pensare a una sorta di compensazione per il rigore e il polpastrello fatale di una settimana fa a Milano è inverosimile. Certo è che questa stagione sembra lontana anni luce dalla scorsa in merito all'utilizzo della tecnologia ed un uso tale potrebbe falsare il campionato ancor di più. 

Tocca ora che gli organi competenti decidano come muoversi per garantire un torneo regolare. Altrimenti mi aspetto che ogni domenica, "contatti" come quello tra Toloi e Chiesa, siano puniti con un calcio di rigore. La giornata odierna segna l'inizio di un campionato ormai falsato. E ancor di più macchia indelebilmente il prosieguo della carriera di Federico Chiesa. E la domanda viene spontanea: nell'era del VAR vi sono ancora loschi giochi di palazzo che impediscono la regolarità del nostro campionato? Siamo stufi!