Ieri sera la finale di Champions. Primo tempo interessante, secondo tempo in cui la Juve ha perso pure la dignità. Mi dispiaceva un sacco per alcuni miei amici, che hanno la mia età e non hanno visto alzare quella coppa maledetta nemmeno una volta. Mi dispiaceva per Barzagli, grande uomo e grande campione. Anche per Marchisio, che ho sempre rispettato e ammirato, uno dei pochi giocatori della Juve che avrei voluto in rossonero. Non provo alcuna pietà per Buffon, persi tutto il rispetto per lui dopo il caso Muntari. E non merita il Pallone d'oro. Lo meritava nel 2006, ma non oggi. Se si dà un Pallone d'oro alla carriera, qualcuno mi spieghi come mai altri grandissimi - e più vincenti - capitani non l'abbiano vinto. Ho riso, sul 2-1. Non ho goduto, non mi cambiava nulla. Trovavo divertente e ironico come la sfortuna, al contrario della cieca Madama Fortuna, ci veda benissimo, e abbia una gran mira.

L'EPILOGO - E poi finisce 4-1. E sono arrabbiato nero. È stata una cosa indecente. Surclassati, annichiliti e annientati. Sono arrabbiato, perché il secondo tempo è stata una mancanza di rispetto nei confronti della competizione, degli spettatori e dei tifosi. Non si tratta del risultato, ma di come è maturato. Nel secondo tempo, la Juve non è proprio entrata in campo. È rimasta negli spogliatoi, e vai a sapere perché o per cosa. Ma la cosa che mi dà un fastidio immane è che vengono fuori con "Va bene lo stesso" "Grazie lo stesso". Ma va bene cosa? Che ormai la Juve sia una mezza barzelletta europea? Che la finalista si auguri di trovarla in finale? Potrei capire "grazie lo stesso" se giocassero questa finale ogni anno e ne vincessero una ogni due, ma è la quinta di fila che perdete, spalmate su oltre vent'anni. Mi scoccio anche vengano fuori con "abbiamo scudetto e Coppa Italia, non parlare e muto". 'Ma tieniteli' penso io. Da milanista probabilmente ho una mentalità diversa, ma se perdessi una finale di Champions, la stagione la considererei un fallimento. Indipendentemente da Coppa Italia e Scudetto, trofei di cui onestamente mi interessa ben poco. Ed è così che sono arrabbiato come una iena perché la Juve ha perso. Perché oltre la finale, ha perso completamente la dignità nel secondo tempo. Perché queste finali si giocano con il coltello tra i denti, senza diventare improvvisamente zombie che passeggiano per il campo dopo un gol subito. Perché non è vero che "Va bene così". La passione rimarrà sempre e i tifosi la squadra non la molleranno. Ma dire che 'va bene così' è nascondere la testa sotto la sabbia e non ammettere che c'è un problema. Gli juventini hanno il sacrosanto dovere di essere arrabbiato. E se non lo è, 'va bene così'. Tanto le finali le perdete voi.

Alberto