E non c'è nulla da dire, la nuova società ha già conquistato tutti noi milanisti. D'accordo, forse non tutti, ci sono ancora i pessimisti cosmici e le vedove del duo che rese il Milan ciò che fu e ciò che è. E Ruiu. Al raduno di luglio, tre quarti della squadra del prossimo anno sarà a disposizione. Ad oggi, un acquisto ufficiale, uno ufficioso, uno quasi sicuro, ed altri tre a cui è stata recapitata una ricca offerta. Fassone e Mirabello si stanno dimostrando due professionisti seri. Poche parole e molti fatti. E le poche parole sono state chiare e lucide: il progetto c'è, il Milan deve tornare a casa, in Champions. E noi rossoneri, sogniamo. Ingenuamente, dice qualcuno. Ma possiamo, finalmente, ricominciare a sognare. Per la verità anche l'anno scorso sognavo... Sognavo la nascita di una nuova bandiera rossonera, Gigio. Speravo potesse proseguire una tradizione che si è interrotta con l'addio del mitico Paolo, proprio lui, che non ha voluto far parte di questo nuovo progetto. L'anno scorso eravamo tutti innamorati del piccolo Gigio, un gigante, un ragazzo pulito, con grinta e cuore che difendeva la porta della sua squadra del cuore. Un milanista vero, un milanista di altri tempi. E tifavamo Donnarumma perché in lui vedevamo una luce rossonera, una speranza per il futuro che non trovavamo guardando i suoi compagni o la società. Ma oggi sì, la vediamo, questa speranza. Non possiamo dire se questa società stia lavorando bene o male, lo dirà il tempo, ma sicuramente ci ha ridato la voglia di tifare, la speranza di tornare a competere per ciò che è da sempre il nostro terreno. E questo ci ha reso compatti come non mai in questi ultimi anni, siamo di nuovo tutti uniti a tifare Milan, dopo aver sofferto cinque anni. Sento parlare di richieste da 8 milioni di euro di ingaggio. Siamo tutti romantici con i soldi degli altri, ma, purtroppo, mi sono disincantato. Io tifo Milan, non tifo Donnarumma. Spero che Gigio firmi. Ma la sua immagine è, ai miei occhi, sbiadita, e, se dovesse firmare, ci vorrà del tempo perché torni a vederlo come il futuro del Milan. Che peccato.