È passata già una settimana da quella serata di Berlino. Quella coppa appena sfiorata sembra aver lasciato più interrogativi che certezze. La più grande domanda: sarà una Juve che ripartirà da quanto costruito quest'anno o assisteremo ad una vera rifondazione? Eh già perché alcune sutuazioni non sembrano ancora chiare. A cominciare da Tevez, grande eroe delle ultime tre stagioni, sempre in bilico tra quel desiderio di tornare a casa, alla Bombonera, e indossare di nuovo la maglia del Boca giocando ancora ad alti livelli. O continuare con la Juve ad inseguire quel sogno europeo per poco sfiorato facendo ammirare anche solo per una stagione quello che prospetta essere un trio meraviglia con Dybala e Morata. E poi c'è Pirlo. Quelle lacrime di sfogo per la sconfitta col Barca avevano il sapore di addio. Conte lo considera un punto saldo della nostra nazionale e difficilmente Andrea rinuncerebbe alla maglia azzurra per un contratto multimilionario Made in Usa. In un'altra ottica la Juve è già abbastanza coperta con Marchiso e Khedira pronti, seppur con caratteristiche diverse, a prendere la cabina di regia dopo gli ultimi sei mesi non proprio esaltanti da parte del bresciano. Pogba e Vidal in partenza o in ripartenza? Difficile che la Juve se ne privi proprio ora che la situazione economica sembra essersi assestata. A meno di proposte indecenti. Infine c'è la difesa da ringiovanire e potenziare. Quelle fasce sempre sono state l'anello debole della Juve negli ultimi 10 anni. Andrebbero presi terzini di spinta giovani per dar fiato a Lichtsteiner ed Evra che ribaltando ogni pronostico ha spento ogni critica dispuntando un finale di stagione straordinario. Anche i centrali di difesa spesso colpiti da acciacchi vari hanno bisogno di respiro: Barzagli l'anno prossimo andrà per i 35 anni e Ogbonna non ha mai convinto fino in fondo. Rugani sì, Rugani no? Farlo crescere ancora in prestito o buttarlo subito nella mischia? Spero la società prenda più in considerazione la seconda opzione, il calcio italiano lo chiede. Dimenticavo, la porta! Buffon ha ancora negli occhi quella grinta e voglia di vincere di sempre. A cosa serve Neto? O meglio, a cosa servirebbe la panchina per Neto? Non credo abbia nelle sue ambizioni quella di essere secondo portiere. Tanti interrogativi ma la coppia Marotta-Paratici è pronta a muoversi, che sia un progetto di rilancio o di rifondazione.