Ho sempre giocato a calcio, in strada, sull'asfalto, su piccoli pezzi di terra erboso, con il Supertele(pallone leggerissimo e quindi con traiettorie imprevedibili), con il Tango (pallone in plastica già più pesante) costato allora 3.500 lire raccolti a colletta, salvo poi dopo pochi minuti centrare uno spigolo di lamiera con le ovvie conseguenze.
Ho giocato con la pallina da tennis prima di entrare a scuola sul campo da pallacanestro con i supporti dei canestri come porte, qualche volta entravamo in classe dopo il suono della campanella. Ho amato il calcio con tutte le partite di campionato in contemporanea e le coppe al mercoledì. Ho sempre tifato tutte le squadre italiane che giocavano in Europa.

Poi qualche anno fa, ho cominciato a guardare qualche partita con i miei gigli abbastanza grandi, ed ho scoperto la prassi comune del tifo contro...
Ho cominciato a pensarci... La cosa è fomentata da presunti giornalisti che non sapendo scrivere di sport, scrivono insinuazioni, parlano di favoritismi, di lobby, di un sacco di cose contro altre squadre che non fanno altro che fomentare odi e rivalità.
Ho scoperto le battaglie reppepiche (credo si scriva così) dove degli individui fanno a gara a chi insulta più pesantemente la squadra avversaria.....
Io ricordo, una finale di Coppa Italia, Juve - Milan, vista assieme iuventini e milanisti con l'impegno di andare comunque a festeggiare indipendente dal risultato.
Ho nostalgia del calcio.

Fine della prima puntata.
Lodovico.