E' arrivato il giorno! Lo scudetto più annunciato della storia è arrivato a Napoli. Si sapeva da mesi e il terzo tricolore napoletano, in grado  di sconfiggere anche la proverbiale scaramanzia dei partenopei oltre che gli avversari, è finamente sull'albo d'oro. Poco importa che lo sapessero già anche i bambini e pure chi del calcio non se ne cura; la vittoria, seppur scontata, non diminuisce di una virgola la meritata gioia sotto il Vesuvio.
Il capodanno napoletano è iniziato ieri intorno alle 22,30 e i botti finalmente sono stati di festa e non di disturbo, come quelli di qualche mariuolo di champions.
Il presidentissimo Aurelio De Laurentis, padre padrone del Napoli calcio, ha ottenuto l'agognato successo inseguito da 19 anni, uno in meno dello storico Dott.Ferlaino. Onore al merito! Il nostro ci era andato vicino già qualche volta, memorabile il famoso scudetto perso in albergo a Firenze.
Adl ci ha visto lungo e spinto dal portafoglio più che dalla lungimiranza ha lasciato partire i senatori illustri, vedi alla voce Insigne, Mertens, Koulibaly etc. sostituendoli con degli assoluti "crack" a poco prezzo, Kvara su tutti ma anche Kim ed altri ancora.

E' uno scudetto da record, vinto con indiscutibile superiorità, specialmente nei numeri e nei punteggi, ma nemmeno i risultati fantasmagorici della sua squadra annullano le polemiche, le sue. Ma come?
Sarà anche un clichè, ma ai napoletani l'umorismo di certo non manca, e sanno prendere con la giusta ironia gioie e dolori, e da ieri sera nel golfo si scherza solo di gioia.
Tutti tranne uno.
Il nostro Aurelio si esalta e promette la Champions, ma parlando con i suoi amici americani (l'emittente cbs, ndr) lancia fuoco e fiamme, si lamenta ancora degli arbitraggi in Champions, pensa che il suo Napoli sia sempre danneggiato, in Italia e in Europa, dai poteri forti del nord.
Gli fa eco Spalletti un po' piccato, secondo lui il presidente la fa facile, bello credere nella Champions e negli scudetti, altra cosa però è portarli  a casa.
Insomma a Castel Volturno, diversamente dalla città, sembra che proprio non sappiano godersi le vittorie, che a dire il vero, almeno fino ad oggi, non avvengono così spesso, l'ultima festa scudetto risale a 33 anni fa.
La battaglia di De Laurentis contro tutto e tutti continua e suscita le reazioni dei rivali, vedi Lapo Elkann che risponde a tono.
Bisogna saper perdere ma è più difficile saper vincere, almeno così dicono.
Un consiglio presidente... vada a festeggiare con i suoi concittadini e almeno per una sera dimentichi le polemiche: è sicuramente più bello!