L'ennesima prestazione opaca in una partita da vincere scatena di nuovo i tifosi contro l'allenatore. 
Il diffuso risentimento verso mister Pioli è sicuramente comprensibile e in buona parte anche giustificato, ma il pareggio contro la Cremonese non è solamente figlio di una rosa incompleta o di scelte tecniche inadeguate.

Lapidare sulla pubblica piazza un Pioli ritornato con de-merito il normal one, rischia di far osservare il dito invece della luna.
Che sia esecrabile, autolesionista e scellerato perdere almeno una decina di punti senza l'ombra di un titolare in campo non c'è dubbio alcuno, ma guardando un po' più lontano c'è ben altro di cui preoccuparsi.
Le partite, gli allenatori e persino i campionati passano, uno striminzito pareggio con la penultima in classifica è una bella doccia fredda, ma domani è un'altra giorno, anzi giornata, la 34ma.
Invece fa paura affrontare il futuro senza nessuno al comando. Qualcuno dirà prima o poi ai tifosi come stanno le cose a Casa Milan? Sull'altra sponda del naviglio il vituperato Zhang almeno si fa vedere e i cugini se serve sanno con chi prendersela.
Cardinale dov'è, anzi chi è? Nessuno sa bene cosa faccia e soprattutto cosa voglia fare del Milan.
Se la società Milan continuerà a nascondersi i dubbi sul pioli-in pioli-out saranno ricordati come una quisquilia.