Suona abbastanza strano che ad 11 giorni dall'inizio del campionato, la squadra Campione d'Italia sia un cantiere aperto.
Il Napoli è diventato Campione con 5 giornate di anticipo, ma il destino era chiaro ad almeno 10 partite dalla fine.

Tutto ciò avrebbe dovuto rappresentare un vantaggio per la società nella costruzione della squadra per la stagione che sta per partire, a cominciare dai rinnovi contrattuali dei vari Osimhen, Zielinski, Lozano, Rui e Politano.
Invece ci ritroviamo a ridosso della stagione con gli infortunati dal mercato.
Che Kim sarebbe andato via era il segreto di Pulcinella eppure il sostituto è arrivato solo pochi giorni fa ed è chiaro non fosse la prima scelta. Perché se lo fosse stata, 10 milioni, AdL e Meluso li avrebbero investiti subito ed avrebbero permesso al ragazzo di fare la preparazione con Garcia.

Quel Garcia che in tutte le amichevoli ha dovuto improvvisare una squadra soprattutto a centrocampo dove neppure è stato preso ancora un sostituto di Ndombele e dove Zielinski e Demme sono in lista di sbarco da mesi.
Ed attenzione ancora ad Osimhen e Mario Rui fresco di mal di pancia.

Il rischio concreto di una mezza rivoluzione a poche ore da Frosinone-Napoli c'è, ma AdL non ha messo il mister nelle condizioni di lavorare al meglio con la rosa durante il ritiro nonostante il vantaggio di cui sopra (poter programmare con mesi di anticipo rispetto alle rivali).
Davvero i festeggiamenti hanno fatto perdere di vista la realtà delle cose ad una società sempre lungimirante ed in grado di programmare?
Oggi si vince, il giorno dopo si dimentica.
Questo insegnano i top club. Questo insegna il calcio.