Partiamo da un presupposto: gli Arabi stanno riempiendo di soldi il calcio europeo. Prima attraverso l'acquisizione dei club del vecchio continente, adesso scendendo in campo per il proprio campionato. 

Ad un'Europa morente, per anni hanno dato ossigeno attraverso PSG, City e buon ultimo Newcastle, gonfiando il costo dei cartellini da corrispondere alle rivali per l'acquisizione dei top player (Neymar 222 mln per esempio).

Oggi, all'Europa morente, hanno deciso di dare forse ancora più ossigeno, ma portando i calciatori a dare lustro al loro calcio. 
Per quanto riguarda il calcio italiano in particolare è una manna dal cielo poter sistemare un bilancio anche grazie ad una sola cessione, seppur eccellente.
Dove non arrivasse la qualificazione in Champions arriverebbero i petroldollari.
Pensate al Napoli per esempio: se davvero cedesse Osimhen per 180 mln, per 4/5 anni la qualificazione in Champions non sarebbe vitale. E magari con una parte dei soldi si potrebbe pensare di rafforzare strutture e settore giovanile.
L'Uefa, che fino a ieri si voltava dall'altra parte, credo che adesso stia con gli occhi ben aperti. Una Champions senza fuoriclasse, seppur rinnovata, è una Champions senza appeal e soprattutto senza soldi.

Il fondo PIF ha anticipato la UEFA e sta costruendo la propria SuperLega.
Forse sarà un'eresia, ma se tanto mi dà tanto e l'Arabia non sarà un fuoco di paglia, tra poco sentiremo parlare dell'allargamento della Champions alle squadre arabe o semplicemente nascerà la Coppa Campioni dell'Eurasia.