Niente, proprio niente, mantenere la calma e aspettare; intanto congelare il rinnovo di contratto di Gattuso e guardarsi intorno, magari in direzione De Zerbi, per continuare nel progetto di un calcio all'avanguardia inaugurato con Benitez e Sarri, oppure in direzione Spalletti, per interrompere il ciclo e puntare alla gestione.

Nel frattempo fare tesoro delle esperienze di un recente passato e non ripetere gli ultimi errori nella rimodulazione della rosa; mi riferisco all'errore di non cedere Koulibaly, ormai prossimo ai 30 anni, che pur restando un ottimo difensore ha avviato, almeno a Napoli, la sua parabola discendente, e a quello di rinnovare il contratto di Mertens, che di anni ne ha quasi 34, ma soprattutto incarna perfettamente lo spirito di noi napoletani, ahimè, anche nel modo spensierato e leggero con cui affrontiamo la vita e i suoi impegni; il che rende diverso il suo impatto sul mondo Napoli rispetto, ad esempio, a quello di Ibrahimovic al Milan.

Per quanto riguarda il responsabile del mercato, non mi sento di dare colpe particolari a Giuntoli, che opera su indicazione del tecnico e col budget messo a disposizione dal presidente e, si sa, i paletti sono sempre abbastanza stretti.