Il grande Jose', solo a rammentarlo a noi interisti vengono insieme lacrime e brividi, sorrisi e rammarico per non averlo piu' con noi, il piu' grande, il migliore di tutti. L'allenatore piu' vincente, specie sui suoi prati, quelli della Champions: perche'? Perche' sa interpretare bene partita e avversario e di conseguenza schierare la propria squadra. Catenaccio se necessario, ma anche 4 punte e un trequartista, non c'e' regola fissa, la squadra si disegna per vincere e se non e' possibile per fare il miglior risultato. E motiva le scelte, le azzecca, non sbaglia un cambio e cambia anche in corsa. Riesce a farsi amare dai suoi giocatori , che lo seguono sempre fino alla fine, accettando cose che non vorrebbero neanche sentir dire da qualsiasi altro. Gli altri , gli avversari e il loro rumore, lo odiano, ma lo rispettano e in fondo ne hanno paura sportiva, i risultati parlano per lui. Affrontarlo non e' semplice, ne' prima, ne' durante , ne' dopo la partita. Queste doti lo fanno vincere, i giocatori rendono di piu' e lui allena solo squadre top, se lo puo' permettere, e per questo vincera' ancora, o ci andra' molto vicino, ogni stagione. Gli altri allenatori sanno sviluppare un gioco, un'idea di schema e squadra, vogliono imporre il gioco pensando che questo sia sinonimo di vittorie, vogliono il possesso palla e altre cose del genere, dimostrando di avere un'idea sola del calcio, che invece e' insondabile, imprevedibile e mai scontato. Questa e' la differenza. In pochi lo capiscono presi come sono dalla smania di dimostrare il bel gioco delle loro squadre, e solo lui sembra capire questo concetto. Grande, grandissimo e sempre in cima, per noi interisti e per tutti, se esistesse obiettivita' e sportivita' oltre il tifo, e' un piacere continuare a seguirlo e vederlo vincere ancora, se lo merita.