Dopo il 4-3-3, che ha segnato gli anni più bui dell’ultimo decennio rossonero, anche l’ostinazione verso il 4-2-3-1, sempre e comunque, sta diventando un limite per il Milan. Non sembra proficuo utilizzare sempre lo stesso modulo indipendentemente da chi sono gli interpreti e dal loro stato di forma. Il 4-2-3-1 è un modulo dove i due giocatori davanti alla difesa e sopratutto i tre centrocampisti avanzati devono fare movimenti estremamente puntuali e coordinati. Il rischio altrimenti è che la squadra si muova su due stati: il 6 (4+2) - 4 (3+1) in fase difensiva ed il 4 - 6 (2+3+1) in fase offensiva. È chiaro che in fase difensiva non si può rinunciare a ben quattro giocatori che dovrebbero invece aiutare in interdizione, come neppure in fase offensiva si può rinunciare a quattro giocatori che dovrebbero invece creare profondità e superiorità numerica. Bennacer è negli ultimi tempi, causa lungo stop, in condizioni atletiche precarie.
Contro la Lazio Kessiè era di fatto il terzo centrale, sempre al fianco di Tomori o al posto di Theo Hernandez. Fra la linea di centrocampo alto costituita da Chalanoglu, Saelemaekers e Rebic e quella bassa di Kessie e Bennacer si riscontrava sempre un’area libera di oltre 20 metri. Spazio nel quale Milinkovic e sopratutto Luis Alberto e Correa spaziavano in massima libertà. Con la Lazio sarebbe convenuto adottare il 4-3-3, sia per favorire i raddoppi su Lazzari e Correa sia per tenere più vicine le linee. Invece no, 4-2-3-1 ad oltranza. In questo momento vedrei bene un 4-4-2 così composto: Donnarumma, Kalulu, Kjaer, Tomori, Dalot, Calabria, Kessie, Calhanoglu, Theo Hernandez, Rebic, Ibrahimovic. Calabria potrebbe sostituire Kalulu e a sua volta essere sostituito da Saelemaekers; Kjaer e Tomori avrebbero possibilità di rifiatare contando su Romagnoli. Dalot mi sembra fra i più in forma. Rebic non può ogni partita essere chiamato a fare l'attaccante esterno e allo stesso momento rincorrere gli avversari che partono in contropiede (es. Lazzari nella partita contro la Lazio). I giocatori non sono in stato di grande forma, sia psicologica che atletica. Va ridotto al massimo il loro spazio di azione per ottimizzare il dispendio di energie: passare dal 4-2-3-1 al 4-4-2 aiuterebbe decisamente.
Se si vuole fare una gita in montagna bisogna prendere un mezzo 4x4; per andare a passeggio d'estate una Cabrio sportiva; dai familiari a Natale con una station wagon familiare.
Come nella vita anche nel calcio, bisogna essere Smart e capaci di adattarsi.
4-2-3-1, 4-4-2, 4-3-3: sostituendo l'ordine degli addendi il risultato CAMBIA.
Sulla disposizione degli interpreti in campo, a parità di numero, qualcuno ci ha scritto la Storia: Alessandro Magno docet.