Ci si era abituati bene... specie per chi come me e’ diventato milanista a 8 anni quando cadeva l’anno 1988. Io, come molti altri, ho avuto la fortuna di aver vissuto la parte più gloriosa di questa società.

Il nuovo Milan di Silvio Berlusconi aveva innanzitutto visione e un grande appeal a livello marketing... in particolare Ruud Gullit, il calciatore più famoso del periodo (Pallone d’Oro 1987 e condottiero dell’Olanda campione d’Europa 1988) fu la prima ragione del mio avvicinamento al Milan. In secondo luogo scoprii che quella era una squadra fantastica: giocava benissimo, faceva spettacolo e vinceva. Era composta da tantissimi grandi giocatori e uomini.

E così sono passati anni di scudetti, coppe e trionfi internazionali... poi con la vendita di Ibrahimovic e Thiago Silva nel 2012 si interrompe un’era... il Milan per la prima volta vende i suoi giocatori più forti e si ridimensiona come club.

Nell’ultimo decennio il calcio è cambiato molto.
Il calcio e’ diventata un industria e questa volta, dopo 20 anni di successi e’ mancata la visione. Berlusconi non era più quello degli anni '80...
In Italia la Juventus ha avuto visione, si è riorganizzata, partendo dallo stadio di proprietà ed oggi sono 8 anni che domina, almeno a livello nazionale, perché all’estero gli altri erano ancora più avanti. In questi anni di incertezza su cosa fare del Milan si è aperto un gap difficilmente recuperabile nel breve periodo. Ancora oggi con la proprietà Elliott siamo in una fase di passaggio, anche se le basi per un progetto sono state gettate.

Ora, la parte difficile per i tifosi rossoneri, abituati a vincere, è l’attesa.
Partiti nella pianificazione di un progetto con un decennio di ritardo sarà difficile tornare competitivi, almeno in Italia, prima di due-tre stagioni (se tutto andrà bene). La qualificazione alla prossima Champions rimane fondamentale per poter parlare di due-tre stagioni e farla finita con questa snervante attesa. Ecco che però alla luce dell’ultima campagna acquisti, al momento molto misurata, c'è il rischio di poter finire ancora fuori dal benedetto quarto posto.

L’auspicio e’ che arrivi un colpo last minute che procuri un minimo di entusiasmo attorno all’ambiente Milan e che il calcio che esprimerà la squadra con Giampaolo sia di livello superiore rispetto alle ultime annate, in cui a livello di gioco si è toccato il minimo storico.

Tempi duri, ma aspettiamo con impazienza il ritorno del Diavolo!