Ennesimo inizio gara con il giusto atteggiamento da parte dei rossoneri che giocano in fiducia e senza paura, seppur a tratti, con un possesso palla poco finalizzante.
Il Milan spinge molto, tanto che dopo pochi minuti trova quasi un goal con Lucas Paquetà, giocatore molto atteso in un suo riscatto dal popolo rossonero, ma che dopo quel guizzo si spegne e delude ancora un’altra volta. Il buon gioco sviluppato trova al 25 esimo l’ennesima sigla di Ante Rebic, giocatore, ormai non più solo ritrovato, ma decisivo per la quarta volta nelle ultime 5 in questo 2020.

Avvio di secondo tempo che cambia faccia della medaglia.
Un Milan che smette di giocare, un Milan poco illuminante e che perde palloni anche poco impegnativi, e non certamente per merito dei granata, squadra ormai smarrita e confusionaria da ormai 2 mesi. 

Un Milan forse stanco, così come si può notare dallo stesso Ibra, oggi sottotono e quasi svogliato, ma giustificato dalle precedenti gare all’altezza di questa Serie A.
Questa non deve però essere una giustificazione, che sottolinea ancora una volta che questo Milan non possiede una rosa completa per sostenere un campionato di 38 gare e altre in altre competizioni.