Chiusa la cruenta pagina delle nazionali, le diverse squadre di Serie A vedono via via ritornare i giocatori, pronti per prepararsi ad un turno di campionato che si annuncia scoppiettante.

Sicuramente lo spogliatoio in casa Juventus vive umori contrastanti. Gente come Khedira, Matuidi, Dybala, Mandzukic, Lichsteiner, solo per citarne alcuni, rientra carica più che mai dopo la pausa nazionali che ha portato note decisamente positive.
Gli azzurri invece rientrano con il morale sotto i tacchi, in cerca di stimoli minati dalla batosta spareggio. Ad Allegri tocca l'arduo compito di rimettere in sesto, più dal punto di vista mentale che fisico, le colonne portanti sulle quali si basa la squadra bianconera.
Gente come Buffon, Chiellini, Barzagli, uomini dai quali passa molto della stagione di Madama, che devono trovare al più presto quella fame e quella grinta che la notte di San Siro potrebbe aver intaccato.

Dopo l'ottimo lavoro di restyling applicato da Massimiliano Allegri su Higuaìn, restituendo un giocatore top sia dal punto di vista atletico che mentale a tutta la squadra, ora il mister livornese dovrà riuscire a toccare i tasti giusti per rimettere in sesto la vecchia guardia bianconera. Perchè per quanto possano essere eccellenti professionisti, restano comunque uomini, uomini che hanno il compito di far sognare milioni di tifosi, con sulle spalle il peso di averne appena delusi altrettanti. Genova non è mai un campo facile e Sampdoria-Juventus casca proprio a fagiolo per tastare la condizione psico- fisica di una squadra alla quale ogni anno è chiesto di vincere tutte le competizioni a cui partecipa.Oltre a domenica, tra Novembre e Dicembre, la Vecchia Signora si gioca gran parte della propria stagione, dalla qualificazione agli ottavvi di Champions, agli scontri diretti in campionato con Inter, Napoli e Roma, e sarà essenziale avere tutti, sopratutto i senatori, al meglio, per riuscire a non mancare alcun appuntamento.

Sta quindi a Max Allegri il compito di riuscire in breve tempo a convertire la delusione in voglia di riscatto e vittoria, con la quale portare a termine il raggiungimento di quell'obbiettivo che in casa bianconera sembra diventato un tabù, quella Coppa dalle grandi orecchie sfuggita per due volte negli ultimi tre anni all'ultimo passo.
Giusto un compitino per il terapeuta Max, ma d'altronde, chi meglio di lui può riuscirci?