Andiamo per gradi. Anno 2010, ore 22.30 circa l'Inter è sul tetto d' Europa. Anno 2010, ore 22.31 parte l'involuzione nerazzurra. Si è proprio così che dopo quella notte magica, a parer mio, tutto cominciò. Josè Mourinho sale in macchina con i dirigenti madrileni, Diego Milito non sa quale sarà il suo futuro. Emblema del tifoso interista: non si può non soffrire anche in un momento di esaltante gioia. Dopo quella notte, un valzer di allenatori si sussegue sulla panchina interista. Benitez, Gasperni, Leonardo, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini...7 tecnici in meno di 5 anni. Col primo si è tentato di conservare, seppur per pochi mesi, una filosofia "europea" alla squadra, dopodichè si è deciso di puntare (per modo di dire) sui tecnici di casa nostra. Ogni anno è andata sempre peggio al punto da essere fuori dall'Europa e soprattutto aver perso quell'appeal che fino a poco tempo fa ci ha permesso di tesserare gente del calibro di Lucio, Snejider, Eto'o giusto per citarne alcuni. L'inter, si può dire, ha assunto le sembianze di una provinciale! A questo punto entra in scena il presidente Thohir, il quale capisce che per dare una svolta ai risultati bisogna prima di tutto dare una scossa all'ambiente: prende Roberto Mancini. Perchè? Serviva un tecnico più preparato di Mazzarri? Necessitavamo di un modulo di gioco diverso? NO! Avevamo bisogno dell'attrazione. Mancini è servito, e serve, a questo. E' solo grazie alla sua presenza che il 90% degli acquisti si sono concretizzati. Avevamo bisogno di un richiamo, di uno specchietto per le allodole se così possiamo definirlo. In ordine, Shaqiri Podolski Kondogbia Miranda (dove i primi due hanno deluso, e per i secondi non possiamo ancora esprimerci in merito) non sarebbero mai venuti all'inter se non ci fosse stato Mancini, come loro stessi hanno affermato. Quindi, dal mio punto di vista, Mancini è stato preso esclusivamente per aumentare l'appeal della squadra. Non è stato fatto un discorso tecnico bensì un discorso di vetrina. Se anche quest'anno non arriveranno i risultati...bè, allora non so come andrà a finire ma so per certo una cosa, grazie a R.M. oggi abbiamo l'opportunità di sognare un ritorno in Europa, sogno che pochi mesi fa era del tutto improbabile. Sognare non costa niente, quindi cari amici interisti sogniamo! E carissimi amici denigratori di Mancini ricordatevi che il calcio di oggi non riguarda solo tattiche e allenamenti, il mondo che ruota intorno è di gran lunga più importante. Quindi anche se le doti tecniche di Mancini non saranno le migliori, lui ha il potere di far venire calciatori di un certo calibro in una squadra che ha concluso al settimo posto l'ultimo campionato italiano. Buon calcio a tutti! Amala!