Perché alle volte quello che sembra un sassolino nella scarpa, un granello nell'ingranaggio, non va via come una malattia stagionale ma pian piano si ingigantisce e diventa un problema piu' grave, quindi, a quel punto, piu' difficile da risolvere. Anzi, viene ingigantito agli occhi di tutti appena i risultati, fisiologicamente, cominciano a essere meno 'perfetti'. Qualche pareggino. Magari un'inopinata sconfitta. E il granellino che a me comincia a dare un po' noia, una lieve preoccupazione, si chiama CR7, proprio Sua Maestà Cristiano Ronaldo.

In queste prime 5 gare della Juve non si è parlato (quasi) mai della Juve. Non è stato l'esordio dei 7 volte campioni d'Italia, è stato l'esordio di CR7 a Verona. Cosa farà Ronaldo? Una tripletta? O solo una doppietta? 'A Verona mobilitato pure l'anti-terrorismo'. Non è stato l'esordio della Juve allo Stadium. No. Come reagirà Cristiano agli zero gol fatti a Verona?? Sarà la volta buona? Come ha giocato la Juve con Ronaldo? Ma va. Chissene. Sarà per caso la crisi di Ronaldo??? Non è stato l'esordio in CL della Juve. No. 'Comincia il torneo di Ronaldo'. Cosa farà a Valencia?? Tre gol? Solo due? E in mezzo: lo shopping di Ronaldo, Ronaldo che si allena la Domenica, le lacrime di Ronaldo, l'occhio pesto di Ronaldo, i trend dei follower di Ronaldo... ecc. ecc.

In mezzo, tutto nel dimenticatoio, nell'angolo buio della soffitta dei cuori bianconeri. Nel dimenticatoio Dybala, 3 volte su 5 a guardare la squadra dalla panca. Dybala. Che sino all'anno scorso è stato il simbolo di questa squadra. Il numero 10 da coccolare e da preservare. Nel dimenticatoio Costa. Ridotto a sistematico rincalzo degli ultimi 20 minuti. (poi protagonista di un gesto che mai aveva fatto in carriera. Un caso? Una coincidenza? Forse...). Nel dimenticatoio Cuadrado. Sino all'anno scorso il jolly della Provvidenza. Una partita, poi sempre fuori. Tanto che un amico juventino mi ha candidamente confessato: '...ma lo sai che mi ero scordato avessimo anche Cuadrado??' Quindi? Direte voi. Normale, ragazzo. E' CR7. Il miglior giocatore del mondo. L'Icona. Del calcio e del web. Vera e contemporaneamente virtuale. Uno e doppio. Non proprio. Forse non proprio.

Perchè se dovessi dare un titolo a questo primo mini-bilancio stagionale di Ronaldo, quello sul campo, quello di carne ed ossa. Il titolo sarebbe: Ansia da prestazione. Di quelle che ti fanno andare fuori giri. Che ti fanno essere quello che 'così non basta'. Quello che DEVE onorare le attese. Anzi, no: le DEVE superare. Di quelle che 'se hai fatto 100, puoi solo fare 101'. O sei finito. Sei sul viale del tramonto. ('Eh, io l'avevo detto...!'). Quindi dai, hai tirato 29 volte? Tira 30 volte verso la porta. Fai sempre piu' finte, giochi di gambe, di piu'. E se il difensore difende: arrabbiati. Inveisci contro lui, lamentati con l'arbitro. Tiralo per i capelli se simula. Tutto DEVE apparecchiarsi per permettere a lui di rispettare il pronostico di chi gli vuole bene (gli vuole bene?) 'Farà la Storia, anche alla Juve, una volta ancora' (cit.)

Ma lui era così anche al Real! Lui è così. Balle. A me proprio non pare. Il Gesto emergeva, erompeva, da prestazioni serene, da leone tra i leoni. Equilibrate, nei movimenti, e probabilmente, soprattutto, nella sua testa. Da quello che: 'sei nel Real', sei la ciliegina sullo squadrone, se non puoi tu, ci penseranno altri. Perchè il Real è la piu' grande squadra di tutti i tempi. Quella che vince, anche a dispetto dei Santi. Era la normalità del campione, la firma che forse non arriva. E invece, guarda caso, poi, arrivava sempre.

E allora, sapete cosa vi dico? Che quello che ho visto in queste prime 5 partite, tirato in volto, dal volto che denuncia i suoi 33 anni, no, non è quel Ronaldo. E' la sua controfigura, l'attore che interpreta Ronaldo. Quello che campione non basta, DEVE essere il Messia, DEVE portare il Santo Graal che manca da tanti anni. No. Io continuo ad attendere. Ma sino a che non rivedro' quel campione normale nella sua straordinarietà. Quello che non lo vedi, poi ti azzanna, ti abbaglia, da un momento all'altro. Sino allora le cose non andranno davvero a posto. E la Juve, che tanto sta sacrificando in questa attesa, vecchi (?) e nuovi beniamini, sino a quel momento non sarà la Juve che tutti abbiamo sognato.

E Lui, nemmeno Lui, si ritroverà nel posto che si era sognato. Lasciando la vetta del calcio solo per costruirsene una nuova.