E'indubbio, a discapito di mezzi economici attualmente non paragonabili con quelli delle superpotenze europee, e non potendo usufruire di occhi chiusi da parte della Uefa, cosa che accade per club straindebitati, come Barca, Real Merdrid ed Arsenal, la Roma e' la squadra italiana che meglio sta affrontando il futuro. A prescindere dalla situazione finanziaria infatti, e dalla costruzione dello stadio, che ci renderà molto più forti economicamente, i dirigenti della Roma stanno pianificando un futuro, abbastanza prossimo, in cui i nostri colori saranno sempre più in alto. E' incredibile il numero di giovani talenti che negli ultimi due anni hanno varcato i cancelli di Trigoria, alcuni di loro, probabilmente, non si riveleranno all'altezza, la maggior parte, invece, sembrano avere un futuro da predestinati. Nei prossimi due anni la Roma rischia seriamente di diventare una potenza europea, tantissimi i giovani nati dal 1990 in poi che potranno farci grandi, ed a costi molto contenuti, almeno per quanto riguarda il loro cartellino di acquisizione. Abbiamo acquistato giovani prospetti, tra i migliori in circolazione. Eccoli allora i nomi dei fanastici giovani di cui dispone il club giallorosso. In porta due giocatori su tutti, nella speranza, la prossima stagione, di mettere le mani sul piu talentuoso degli italiani, Scuffet, classe 1996, su cui la Roma pare aver gia messo le mani, si tratta di due armadi provenienti dall'Est: Lukas Skorupsky, classe '91, già nel giro della nazionale maggiore, quest'anno a Roma e' migliorato esponenzialmente rispetto all'esordio amichevole contro il Bursaspor e credo sarà già nella prossima stagione un serio rivale di DeSanctis nel ruolo di titolare; Tomas Svedkauskas, 1994, sfortunato nella sua prima vera stagione da professionista tra Paganese e Pescara, ma titolare della Nazionale U21 lituana da quando ha 19 anni, l'ex Fiorentina secondo me ha un gran bel futuro. In difesa abbiamo tantissimi giovani veramente interessanti, i centrali ad esempio sono tutti molto bravi e, quasi, dal futuro ad alti livelli già scritto: fiore all'occhiello Romagnoli, '95, ha già partecipato al raduno della Nazionale maggione e a 19 anni ha gia due stagioni da professionista alle spalle, talento cristallino il suo, e calma olimpica che può ricordare Nesta, un po' meno elegante però; Tin Jedvaj, '95, grandi mezzi fisici e tecnici, manca un po' di testa ma due stagioni in Germania lo faranno crescere. Ci sono poi Antei, '92 e nel giro della nazionale u21, Michele Somma, '95, promettentissimo difensore a metà tra Roma e Juve e Boldor, '95, arcigno centrale della nazionale u21 rumena. Sulle fasce la situazione e' altrettanto rosea, a destra la Roma ha appena chiuso per Yedlin, brillante terzino destro americano, classe '93 ed un gran futuro davanti, Crescenzi, '91, giocatore che meriterebbe più attenzione da parte degli addetti ai lavori e Balasa, '95, esterno titolare della Nazionale u21 rumena; a sinistra abbiamo solo l'imbarazzo della scelta da Marin, '95, che a discapito dell'età ha gia giocato in mezza Europa, a Dodo', '92, nettamente il piu talentuoso di tutti, se solo avesse più fiducia in se stesso. Ci sono poi i due nuovi acquisti della stagione, i treni della Nazionale u20 brasiliana Abner, '96 e di quella u19 croata, Anocic, '97. C'e' poi anche Frascatore, '92, di cui si parla veramente bene. A centrocampo sono 2 i nomi su cui puntare e che nomi, Federico Viviani, '92, Metronomo del Latina e della nazionale u21 Italiana, un giocatore che deve imparare a reggere la pressione perchè ha veramente tutto e Valerio Verre, 94, scoperto da Luis Enrique e' secondo me un potenziale fenomeno. Ci sono poi i gemelli Ricci, brevilinei dall'ottima tecnica, '94. Molto bravi anche i primavera Pellegrino'97 e Verde, '97, ne sentiremo parlare a lungo. Florenzi, classe '91, e già nazionale Italiano merita un discorso a parte, lo conosciamo e stimiamo tutti, deve imparare a gestirsi ma e' fortissimo. Paredes, '94 e Ukan, suo coetano sono due giovani fenomeni su cui puntare ad occhi chiusi, il primo ricorda veramente il giovane Totti nelle sue movenze e dal capitano e' già stato promosso, il secondo, dotato di classe cristallina nell'immaginario comune potra sostituire Pjanic, forse, un giorno. Un altro che potrebbe giocare in quella posizione e' il fantasista australiano DaSilva, classe '97 e dotato di ottimi numeri. Ecco il Bosniaco, fenomenale classe '90, mi fa arrabbiare da morire, perchà a discapito della tecnica mostruosa alle volte si perde in un bicchier d'acqua, ma a 24 anni, e' gia un top Player di livello mondiale. Un altro top Player di di caratura assoluta, suo coetano e capitano della nazionale Orange e' Kevin Strootman, un mostro, sul quale poco c'e' da aggiungere, se non benedire Sabatini che ce lo ha portato a Roma per poco più di 10 milioni. Il rammarico in questa zona del campo e' l'essersi fatti sfuggire Gould, ì96, fondamentalmente una mezzala, ma anche attaccante esterno all'occorrenza, andato allo Sporting Lisbona per una manciata di milioni ed ora, con una clausola rescissoria di 60. Il suo gemellino Souttar, di un anno più grande e seguito da Sabatini, e' ancora oggi tra le fila del Dundee Utd. Per parlare di giocatori meno conosciuti, mezz'ali, esterni di centrocampo, c'e' da menzionare Arario, '95, appena preso dal River, non lo conosco onestamente, ma se ne parla molto bene; chi conosco ed ho apprezzato vedendolo giocare e' Nemanjia Radonijc, '96; solitamente sono sempre un po dubbioso nei confronti dei fantasisti serbi, spesso fumosi, ma questo e'un esterno che mette paura, velocissimo, elegante e dalla tecnica sopraffina, nelle movenze ricorda CR7, diventasse forte la metà ci sarebbe gia da sfregarsi le mani, pagato 300.000 euro. A livello di attaccanti siamo messi benissimo, parliamo prima degli Italiani: DiMariano, '96, nipote di Schillaci, caratterino da gestire ma molto bravo tecnicamente, Piscitella, '93 e Pettinari, '92, anche loro molto interessanti, specie il secondo andato già in rete in Europa League. Caprari, '93, merita un discorso a parte, perchè purtroppo pare avere la stessa testa di Corvia ed Okaka, ma tecnicamente non si discute, dal vivo, in primavera, faceva paura abbondantemente sotto età. Taviani, classe '96 e Scamacca,'98, dovranno invece essere rivisti, specie il secondo, 195 cm negli allievi fanno la differenza, anche se giocati sotto età. Termino con Mattia Destro, '91, osannato da molti, ma non mi convince, e' sicuramente un bel giocatore, ma la sua poca cattiveria e sopportazione del dolore, mi lasciano perplesso, gran fiuto del gol, ma mezzi tecnici normalissimi, malgrado abbia spesso movenze da centravanti vero. Di stranieri bravi, davanti, ne abbiamo tanti, a partire da Adem Ljiaic, '91, e' tecnicamente di un altro livello, ma anche in questo caso la sua testa deve cambiare, radicalmente, e deve essere più umile, ci riuscisse ne verrebbe fuori un campione. Ancora devo riprendermi dalla cessione a titolo definitivo di Nico Lopez, '93, e pallone d'argento al mondiale u20, in compenso però e' arrivato Yannick Ferreira Carrasco, coetano, ad addolcirmi la pillola, tecnicamente fortissimo e molto veloce si deve confermare a livelli alti, ma con Garcia puo'. Piu giovani, tutti classe '96, Berisha, Vestenicky e Sanabria. Il terzo merita un discorso a parte, un pò magrolino ma movenze da predestinato, protagonista nel Barca B ha gia esordito con la nazionale maggiore del suo paese, veramente da tenere d'occhio. Gli atri due sono arrivati a Roma in pompa magna, rispettivamente capocannoniere del mondiale u17, strappato al Borussia Dortmund, e vicecapocannoniere. Nutro perplessità sullo svedese, le cui movenze non convincono molto, a sua discolpa c'e' da dire che e' stato parecchio sfortunato con gli infortuni; meglio, piu forte secondo me lo slovacco, che giocava in prima squadra già a 16 anni, potrà fare molto bene. In ultimo potrebbe arrivare a Roma Enes Unal, visto solo su youtube, quindi ho poche certezze su di lui, posso dire che e' molto forte fisicamente e abbastanza veloce per la sua stazza, malgrado sia un '97 è gia parte integrante della prima squadra del Bursaspor, contro cui pareggiammo in amichevole la scorsa estate, e non e' poco. Poi c'e' lui, quello che porta un cognome pesantissimo, uno nato nel 2005, che per coordinazione nel tiro e finezza di piedi ricorda il padre, lui Christian Totti, ma dovremo attendere un pò di più rispetto agli altri per vederlo in campo con la prima squadra, magari con la 10 del padre, e magari in uno Stadio della Roma già ricco di trofei.