La rivoluzione compiuta nel reparto d’attacco, col mancato rinnovo di Dybala e Bernardeschi per ragioni (plausibilissime di questi tempi) di abbassamento del monte ingaggi, e l’acquisto di Di Maria (7 mln circa di ingaggio) e Kostic (18 mln per il cartellino), lasciano prefigurare una Juve col tridente offensivo KOSTIC – VLAHOVIC – DI MARIA, con il primo al posto di Morata a sinistra e l’ultimo impiegato sull’esterno destro, ma entrambi, ed è questo il punto, destinati ad occupare porzioni di campo riservate a breve a Chiesa.

L’acquisto di Di Maria, il cui alto ingaggio per un verso annulla in un sol colpo tutti i risparmi del mancato rinnovo di Dybala (che a questo punto diventa ancora più inspiegabile economicamente) e per l’altro lo rende inamovibile, comporterà giocoforza il dirottamento di Chiesa sulla fascia sinistra e di conseguenza il dirottamento dei 18 mln di Kostic in panchina.
Vi sembrano scelte sensate in tempi di crisi economica?

Parto necessariamente dal presupposto, indigesto per molti ma reale, che il momento economico del club bianconero non è florido e quindi si poteva impostare il mercato valorizzando al massimo l’esistente e riducendo gli acquisti all’indispensabile.
Considerato che sull’attacco si era già intervenuti pesantemente a gennaio con l’investimento corposo per Vlahovic (peraltro ben ammortizzato con le due cessioni al Tottenham), e che criticità importanti rimanevano a centrocampo e sulla fascia sinistra, non bisognava fare nient’altro in attacco, se non un piccolo sforzo finanziario per Morata e il rinnovo dei contratti in scadenza.
Personalmente se ho Dybala in squadra motivato a restare, lo avrei rinnovato senz’altro e non avrei avuto bisogno di Di Maria, tanto più se in quella posizione, a regime, sono coperto con Chiesa. Si trattava semplicemente di stringere i denti ancora un po', affidandosi nelle more comunque a Cuadrado (e/o Bernardeschi), e riservare la fascia sinistra stabilmente a Morata.
Per il cui riscatto sarebbe bastato un ulteriore piccolo sforzo di 7/8 milioni da aggiungere ai 18 comunque spesi per Kostic per pareggiare la richiesta dell’Atletico, che ha sempre glissato per 15 mln, ma a 26 mln lo avrebbe ceduto eccome. Il riscatto di Morata, impiegabile a detta di Allegri anche come vice Vlahovic (ma di questo non sono così convinto) avrebbe fatto risparmiare anche l’investimento su Milik (8 milioni, che aggiunti ai 18 di Kostic fanno proprio 26). Oltretutto Morata era il preferito di Allegri, conosceva già l’ambiente, il calcio italiano ed era un giocatore di spessore internazionale con buona esperienza in Champions, qualità che al contrario dovranno tutte essere dimostrate dal nuovo arrivato.

Tornando al dualismo Dybala/Di Maria, anche finanziariamente esso si sarebbe risolto a favore del primo: tecnicamente validissimi entrambi, e a parità sostanziale di ingaggio, a fronte di un Di Maria a 34 anni con la prospettiva di un solo anno prima di andare a svernare in patria e senza possibilità alcuna di patrimonializzare il cartellino, vi era un Dybala 28enne nel pieno della sua maturità, con la prospettiva di rendimento ancora per diversi anni alla Juve, il cui rinnovo di contratto avrebbe ovviamente consentito la patrimonializzazione del cartellino in vista di eventuale futura monetizzazione (e in caso di rendimento non all’altezza, l’eventuale cessione avrebbe ammortizzato comunque l’investimento odierno sull’ingaggio).
Dunque alle stesse cifre, senza Di Maria e Kostic, al suo rientro Chiesa avrebbe preso il suo posto sulla destra senza scalzare ed anzi salvaguardando l’investimento su Morata a sinistra.
Con l’esistente si sarebbe potuto schierare un attacco titolare composto dal trio MORATA – DYBALA – CHIESA a supporto di VLAHOVIC (con sostituti come Cuadrado e Bernardeschi sugli esterni e Morata eventualmente vice Vlahovic): un lusso per la serie A ma probabilmente buono anche per competere (non primeggiare) in Europa (il resto avrebbe dovuto farlo Allegri).
Sul piano tecnico poi avrebbe dato più soluzioni offensive a quest’ultimo, che avrebbe potuto scegliere il 4-2-3-1 di sopra, o l’attacco a 2 con DYBALA seconda punta attorno a VLAHOVIC, o il tridente MORATA – VLAHOVIC – CHIESA; al limite anche DYBALA trequartista puro alle spalle del duo VLAHOVIC – MORATA.

Questo l’attacco che avrebbe potuto essere e non sarà.
Auguriamoci che le scelte fatte dall’attuale dirigenza (che comunque, e lo dico senza ironia, è molto più competente di chi rimane comodamente seduto a scrivere su una scrivania) siano azzeccate per il bene della squadra (anche se i dubbi sul piano finanziario restano tutti).