Siamo quasi alla fine di un decennio che, piaccia o no, segnerà un ricordo che rimarrà impresso nella memoria di tanti per moltissimo tempo. La "Décima" del Real Madrid con Carlo Ancelotti, le tre Champions consecutive di Zidane sempre con le merengues, il totale dominio della Juventus in Italia e l'arrivo sotto la Mole Antonelliana di uno dei quattro giocatori più forti di tutti i tempi, il Liverpool della rockstar Jurgen Klopp, la maledizione europea del Psg, l'ormai eterno binomio Dottor Jekyll e Mister Hyde che è Messi quando gioca a Barcellona e con la maglia della nazionale argentina e tanto, veramente tanto altro. Eppure, la cosa che salta di più all'occhio di questi anni è la nostalgia che attanaglia migliaia di tifosi ogni giorno sui vari social. Migliaia di persone, giovani e non, che ogni giorno commentano e postano foto sul "bel calcio di una volta", per ripercorrere le gesta del Parma europeo di Malesani, della Serie A delle sette sorelle, addirittura del Chievo di Gigi Delneri e di giocatori che sono diventati di culto ora da ex professionisti molto più di quando erano ancora in attività.

E' innegabile che il livello tecnico della nostra Serie A dopo Calciopoli sia sceso e non di poco rispetto ai "ruggenti" anni 90 e inzio 2000, però non per questo dobbiamo buttare via tutto quello che ci capita davanti. Se da una parte posso comprendere il tifoso 50enne milanista triste che da anni vede la sua squadra arrancare e si rallegra con le immagini del Milan di Sacchi o Ancelotti che tanto l'hanno fatto godere in passato, non posso pensare la stessa cosa del ragazzo 25enne che sui social ripete sempre il solito mantra, "era meglio prima". C'è un'intera generazione che va dai 20 ai 30 anni che pur avendo vissuto poco il momento più alto della Serie A per motivi anagrafici, si emoziona di più guardando video su Youtube del Chievo di Corini e Marazzina che non l'Atalanta del Papu Gomez e Gasperini, che addirittura pensa che l'odierna Juventus non avrebbe lottato per lo scudetto in quegli anni.

Non sto dicendo che la nostalgia o il ricordo del passato sia sbagliato, penso però che lo sia quando diventa compulsivo. Non sarebbe meglio per tutti goderci quello che sta succendendo ora? Vedere se Sarri riuscirà a confermare le sue idee di gioco anche alla Juventus e riuscirà insieme a Cristiano Ronaldo a portare la Champions League a Torino, se l'Inter di Conte insieme al Napoli riusciranno ad insidiare i bianconeri per lo Scudetto, e in Europa chi riuscirà a vincere quella competizione pazza che ci ha regalato negli ultimi anni partite che resteranno alla storia. Sarebbe meglio per tutti, anche per non finire fra 15 anni a ricordarci della bellissima Atalanta in Champions League rendendoci conto che mentre succedeva noi eravamo troppo impegnati a rivederci per la centesima volta i più bei gol di Gabriel Omar Batistuta con la maglia della Fiorentina.