Piccolo preambolo, per capire meglio la squadra di cui vi sto parlando.

Lo Spezia è una squadra che ha passato la maggior parte della sua vita nella Serie C italiana, facendo sali e scendi tra C1 e C2 in molte occasioni. Solo recentemente e con l'arrivo del presidente Gabriele Volpi dopo il fallimento del 2008 lo Spezia si trova costantemente in Serie B, dopo una risalita partita dalla serie D e conclusa in cadetteria nel 2013. La squadra ligure arriva alla stagione 2006/2007 da neopromossa in Serie B, dopo aver vinto il campionato di C1 girone A a discapito del ben più quotato Genoa, portando con sè un gran entusiasmo della piazza dopo un campionato da assoluta protagonista ed il ritorno nella seconda serie del calcio italiano dopo ben 55 anni.

Per quella che sarà forse ricordata come la Serie B più forte di sempre (Juventus, Genoa e Napoli le squadre promosse a fine anno) viene data massima fiducia agli eroi della stagione precedente, in primis all'allenatore Antonio Soda, seguiti dagli idoli della tifoseria Guidetti e Varricchio, il capitano Grieco ed il compianto Paolo Ponzo. La campagna acquisti porta con sè pochi volti nuovi, tra loro ricordiamo il portiere Nicola Santoni, Davide Nicola, Guilherme Do Prado e Corrado Colombo.

Nel girone d'andata lo Spezia fra alti e bassi si mantiene sempre sopra la zona retrocessione, riuscendo addirittura a vincere al Marassi per 2-1 in casa del Genoa e pareggiando al "Picco" con la Juventus, con Pavel Nedved che solo nel recupero del secondo tempo riesce a siglare il definitivo 1-1 dopo il vantaggio iniziale di Confalone.

Nel girone di ritorno qualche scivolone di troppo contro le dirette concorrenti alla salvezza fanno cadere lo Spezia nel pentolone della zona retrocessione, e prima della 41° giornata la situazione vede Pescara e Crotone retrocesse aritmeticamente in C1, l'Arezzo terz'ultimo a 41 punti, Hellas Verona 42, Spezia 43, Modena 45 e Triestina 46. La squadra alabardata riesce a salvarsi dalla retrocessione diretta grazie al pareggio 1-1 a Trieste contro il Rimini, mentre l'Arezzo non riesce a superare in casa il Modena, non riuscendo a compiere definitavamente la meravigliosa rimonta dopo i 18 punti conquistati nelle 7 giornate precedenti (fermata solo dalla Juventus), ma il vero harakiri lo fa lo Spezia che in casa perde 2-1 con il Treviso e si fa superare dall'Hellas Verona vittorioso per 1-0 a Cesena.

A fine giornata la seria candidata alla retrocessione diretta è la squadra ligure, dato che all'ultima giornata è attesa dall'ardua sfida a Torino contro la Juventus, mentre l'Arezzo farà visita ad un Treviso che non ha più nulla da chiedere al campionato. La tensione si fa sentire ed infatti un centinaio di tifosi spezzini bloccano l'uscita della squadra dalla stadio Picco dopo la partita per quasi tre ore per contestare la squadra, e deve intervenire in prima persona il presidente Ruggieri per placare gli animi e rassicurare che ci sarà massimo impegno da parte di tutti per provare a fare l'impresa l'ultima giornata. 

E' a questo punto che succede l'impensabile.

L'Arezzo vince come da copione 3-1 in casa del Treviso, ma a Torino succede di tutto. Per molti la Juventus è scesa in campo senza stimoli data la vittoria del campionato già ottenuta, ma schiera comunque in attacco Del Piero e Trezeguet, lasciando a riposo solo Buffon e Nedved sostituiti da Mirante ed un giovane Giovinco. Al 26° passa in vantaggio lo Spezia con Pecorari, ma la gioia dura appena un minuto, quanto basta a Trezeguet per segnare il suo 15° gol in campionato e pareggiare i conti.
Nel secondo tempo lo Spezia si butta in avanti e riesce a tornare in vantaggio con un pallonetto di Guidetti su un'uscita fuori area di Mirante, ma sempre dopo pochi minuti, questa volta 3, la Juventus pareggia con Bianco. La squadra ligure dà tutto in campo, ci prova in ogni modo, colpisce anche un palo con Confalone, ma proprio al 90°, quando tutto sembra finito, Nicola Padoin si getta nell'area bianconera e supera Mirante, siglando il gol del definito 3-2 che porta lo Spezia ai playout con il Verona e l'Arezzo direttamente in serie C.

Il resto è storia, ai playout lo Spezia vince 2-1 al Picco con i gol di Saverino e Do Prado che rimontano l'iniziale vantaggio di Sibilano, ed al ritorno a Verona il portiere Santoni è in giornata di grazia e riesce a respingere ogni assalto scaligero, consentendo agli aquilotti di rimanere per un altro anno in serie B.


Questa è la storia di una squadra di provincia come tante, che è salita alla ribalta con un'impresa storica, fatta da giocatori ed un'allenatore che a più di 10 anni di distanza sono tornati ad essere personaggi sconosciuti ai più (a parte Nicola per un'altra fantastica salvezza con il Crotone da allenatore, e Paolo Ponzo per la tragica scomparsa), ma che resteranno sempre nel cuore di questa città per quel 10/06/2007, il giorno dove tutta Italia ha conosciuto le aquile dello Spezia.