Assenze, maledizione Champions e corto muso, questa è la ricetta della tragica dipartita della Juventus di Massimiliano Allegri dopo lo 0-3 casalingo subito in un normale ritorno degli ottavi di finale in salsa bianconera.

Ogni maledetto mercoledì 
Dopo Ajax, Lione e Porto la lista delle gioie regalate in Champions dai bianconeri si allunga. A godere della maledizione della Vecchia Signora nelle notti d'Europa questa volta è stato il Villareal. Un solo tempo non è bastato agli uomini di Max Allegri per staccare il biglietto dei quarti di finale.
Quella vista nel primo tempo è stata una buona Juve capace di creare pericoli e di avere quella solidità difensiva che aveva contraddistinto il 2022 di De Ligt e compagni. Nel secondo tempo a fare ritorno dagli spogliatoi è stata invece la Juventus della prima parte di stagione, quella che fa dell'interminabile e sterile giro palla un marchio di fabbrica e un punto di forza per la squadra avversaria. Il pallone passa dalla fascia destra a quella sinistra, ma nel mentre il cronometro scorre e gioca a favore degli avversari

Difesa e contropiede
Se la Juventus tiene tanto il pallone ma in maniera poco incisiva, è una colpa divisa a metà tra i bianconeri e gli avversari. Ogni partita diventa una sfida tra nervi e cronometro, dove vince chi è più paziente. Le avversarie della società di Andrea Agnelli sembrano aver trovato il modo di rendere la zebra imbizzarrita che tanto aveva seminato il panico nel precedente ciclo Allegriano, in un innocuo e timido agnellino. Difesa a oltranza con 9 uomini dietro la linea del pallone condita da rapide ripartenze con l'intento di trovare i bianconeri sbilanciati per punirli con la loro stessa arma. 

Due assi nella manica, Dybala e Gerard Moreno
Più che un ottavo di finale quella di mercoledì 16 marzo è stata una partita di scacchi, due squadre che negli ultimi 25 metri hanno giocato allo stesso modo. Oltre alle tante assenze da entrambe le parti, nella panchina delle due squadre tra i presenti si potevano notare anche dei piacevoli ritorni. Dybala e Gerard Moreno, due giocatori che seppur ancora non al 100% della condizione potevano essere una mossa vincente per spostare l'equilibrio a favore dalla loro squadra d'appartenenza. Il primo a fare la mossa vincente è stato l'allenatore dei gialloblù Emery. Dopo pochi minuti dal suo ingresso il numero 7 degli spagnoli ha seminato il panico e con un guizzo ha permesso a Coquelin di conquistare il rigore del vantaggio.
La mossa di Allegri però è arrivata tardi. L'allenatore toscano ha deciso di giocarsi la carta Dybala solo dopo aver subito gol che ha tagliato le gambe, l'umore e i sogni di una Juventus che dovrà ancora una volta ritrovarsi.

Anche contro il Villareal la pazienza e la calma non sono state fedeli amiche dei bianconeri, e la costante ricerca del momento giusto si è rivelata una corsa al riparo.