Da un po' di anni a questa parte le varie cavalcate dell'Italia calcistica, a livello di club e di nazionali (piccole o grandi che siano), sono state contraddistinte da un iniziale sapore dolce, per poi rimanere sempre con l'amaro in bocca!

Tutto parte da Euro 2012. La Nazionale maggiore italiana di calcio parte, come quasi sempre è stato, con gli sfavori del pronostico. Nel girone di qualificazione arriva seconda, dietro la Spagna, ma, nota più che positiva, lascia dietro un'ottima Croazia.
Alle fasi finali supera Inghilterra e Germania con 2 ottime partite, specie quella contro i tedeschi, che, quando vedono azzurro, diventano matti.
Siamo in finale, provate ad immaginare la gioia di un popolo intero. La finale si gioca contro la Spagna, finale abbastanza proibitiva.

Ma non tutti filtrano pessimismo, d'altronde, la stessa Spagna l'avevamo già fermata sul pareggio (1-1) nei gironi!
Arriva il fatidico giorno, e succede l'inspiegabile. Testa e gambe azzurre non reggono, quelle spagnole invece sembrano fresche, 4-0 e tutti a casa, con grande delusione, perché, la sconfitta ci può anche stare, ma la batosta no!

Spostiamoci di un anno, sempre Italia, sempre europei, ma livello Under 21.
L'Italia si presenta con una formazione molto forte, ma poco esperta. Supera agevolmente i gironi, lasciandosi dietro Norvegia, Israele e Inghilterra. Supera pure l'Olanda nelle semifinali, approdando così, meritatamente, in finale. Come un anno fa, ci troviamo di fronte di nuovo la Spagna, le mini furie rosse.
Inizialmente gli azzurrini tengono testa alla Spagna, che col passare dei minuti cresce e surclassa l'Italia. Ancora una sconfitta, questa volta per 4-2! Spagna ancora una volta, inevitabilmente superiore.

Due anni dopo, 2015, è la volta di un club deliziarci di un'ottima cavalcata europea, in Champions League, ovvero la Juventus.
Supera agevolmente i gironi. Supera facilmente anche gli ottavi contro il Borussia Dortmund, e supera anche i quarti, contro il Monaco, questa volta con tante insidie e difficoltà (infatti il risultato finale, al termine dei 180', recita Juventus-Monaco 1-0).
In semifinale invece il tabellone mette di fronte alla Juve il Real Madrid, il temibile Real di CR7. La Juve però, sembra non temere nessuno. Infatti vince 2-1 a Torino, ed esce dalla bolgia del Santiago Bernabeu con un 1-1 che li proietta a Berlino, in finale. 
Il popolo bianconero è in festa, la possibilità di alzare un trofeo come la Champions League dopo tanti anni è un qualcosa di elettrizzante. Ma di fronte c'è una delle squadre più forti di sempre, il Barcellona.
La partita inizia, e il dio del pallone si schiera contro i bianconeri fin da subito. Barcellona in vantaggio dopo pochissimi minuti. La Juve tiene botta, ci mette il cuore e pareggia nel secondo tempo. Ma non tutte le favole hanno il lieto fine. Con il passare dei minuti esce l'abitudine i grandi calciatori del Barcellona a giocare questo tipo di partite, Messi su tutti, e i blaugrana chiudono il match sul 3-1. Spagna ancora superiore all'Italia , anche sul piano dei club.

Il 2017 invece, è l'anno di una doppia delusione.
Prima la Juve in Champions, autrice di una grande cavalcata con ciliegina sulla torta l'eliminazione del Barcellona, con un netto 3-0 in casa, e con un solidissimo 0-0 al "Camp Nou", poi la Nazionale italiana Under 20 ai mondiali in Corea.
La Juve come detto, compie una grande cavalcata, fino ad arrivare in finale contro la corazzata Real (ancora Spagna), lo stesso Real che la Juve, con una rosa inferiore a quella di oggi, eliminò alle semifinali di due anni fa.

Ronaldo, neanche a dirlo, porta in vantaggio i suoi. Ma la Juve non demorde, passano 7 minuti e trova il pareggio, che chiude poi il primo tempo in parità.
Sembra quasi un rewind di 5 anni fa, finale europea Italia-Spagna. I bianconeri entrano in campo con il corpo, ma non con la testa. Supremazia Real, che si conclude con un netto 4-1. Delusione tanta, perché, ancora una volta, ci si ferma sul più bello! 

Ancora 2017, Mondiali U20. La nazionale italiana, ricca di giovani talenti, stupisce tutti. Dopo aver superato il girone, con Uruguay, Giappone e Sudafrica, arriva alle fasi finali. Avversario è il modestissimo Zambia. Ma la partita non solo si mette male perché lo Zambia passa in vantaggio, ma diventa un "Everest" da scalare quando l'Italia rimane in 10. Ma gli azzurrini non demordono, cuore, grinta e pareggio, 1-1.
Quando la partita sembrava destinata ai supplementari ecco che arriva una nuova doccia fredda, 2-1 degli Africani al minuto 84. Nonostante tutto sia avverso, l'Italia con i suoi giocatori di classe, trova un nuovo pareggio, quasi allo scadere con una punizione dal limite, pressoché perfetta! Si va ai supplementari. Ed è qui che l'Italia compie il miracolo, passando in vantaggio e resistendo fino alla fine. 
Italia U20 PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA IN SEMIFINALE AD UN MONDIALE! Semifinale che mette di fronte all'Italia, l'Inghilterra. Nonostante la fatica dei supplementari, l'Italia parte forte e passa in vantaggio, 1-0 dopo solo un minuto.

Nel secondo tempo, come altre volte è accaduto, gli avversari si dimostrano più forti a livello fisico, l'Italia cade, e l'Inghilterra si dimostra fisicamente superiore, tant'è che non solo pareggia, ma vince per 3-1, approdando in finale, finale che poi vincerà battendo 1-0 il Venezuela.  

Morale della favola: siamo sempre arrivati ad un passo dalla gloria, salvo poi crollare, sempre sul più bello. Che sia solo una questione fisica?