Tante occasioni, pochi gol messi a segno. Bastano poche parole per descrivere il momento dell'Inter, reduce dal pareggio-beffa di Verona contro il Chievo. Una partita in cui i nerazzurri hanno dimostrato tutta la loro superiorità, argindando buona parte delle sortite offensive della formazione di casa. 

Ma i problemi che affliggono la squadra di mister Luciano Spalletti, finito sotto accusa nell'ultimo periodo, rimangono, specie in zona gol. Al "Bentegodi", i meneghini hanno avuto più di una chance per chiudere definitivamente i conti: la prima con Joao Mario, poco reattivo nel non ribadire in rete un assist di Ivan Perisic, tornato al gol (non segnava dalla sfida con il Bologna di giorno 1 settembre); la seconda, nella ripresa, con Mauro Icardi, bravo a eludere la difesa clivense ma non a superare un ottimo Stefano Sorrentino.

L'Inter ha dimostrato superiorità in tutte le zone del campo. I padroni di casa, però, hanno saputo approfittare di qualche ripartenza, appoggiandosi sul "sempre verde" Sergio Pellissier, autore del gol del pareggio al 92'.

Il problema del gol, però, è stato palesato anche nelle due sfide precedenti contro PSV Eindhoven, in Champions League, e Udinese, in campionato, terminate rispettivamente con un pareggio e una vittoria molto risicata. 

Contro gli olandesi, i nerazzurri sono andati più volte vicini alla rete, dimostrando poco cinismo sottoporta: a pochi secondi dal fischio finale, l'ccasione è capitata sulla testa del subentrante Lautaro Martinez, che da pochi passi ha spedito alto. Risultato di 1-1 e Inter eliminata.

Contro i friulani, invece, i milanesi rischiano poco o nulla, ma l'occasione di Rolando Mandragora ha fatto venire i brividi a tutta San Siro. Il vantaggio decisivo dei padroni di casa è arrivato solo su calcio di rigore, trasformato con un pregevole cucchiaio del solito Mauro Icardi, il quale poco prima aveva spedito sul fondo un gol praticamente fatto. 

Stesso discorso anche nella difficilissima trasferta contro la Juventus, in cui i nerazzurri hanno dimostrato grande personalità e propensione offensiva, senza però riuscire a varcare la linea della porta di Wojciech Szczęsny. 

Qualcosa là davanti, dunque, andrà rivista. Intanto, mercoledì a San Siro arriva il Napoli, reduce dalla vittoria per 1-0 contro la SPAL.