Nemmeno un quarto di finale di Coppa Italia, nemmeno un Derby contro la rivale di sempre, niente, l'Inter non riesce più a giocare a calcio dopo il pareggio con il Pordenone e adesso si può effettivamente parlare di crisi.

3 sconfitte consecutive in 3 gare ufficiali, dopo un lungo periodo di imbattibilità l'Inter perde fiducia nei propri mezzi e torna a rivivere gli incubi delle passate stagioni.

Come ormai da tradizione alla prima difficoltà l'Inter getta la spugna e cade anche in casa del Milan, poco importa se è un Derby, poco importa se è un quarto di finale, poco importa se si affronta una squadra a meno 16 punti in campionato, l'Inter è un squadra fragile, brutta da vedere, ma soprattutti priva di dignità.

A rendere più amara la sconfitta sono gli errori dei calciatori che hanno avuto numerose occasioni per cambiare la storia della partita, Perisic e Joao Mario su tutti sprecano occasioni d'oro rendendo memorabile l'esordio del fratello maggiore di Donnarumma.

Lo specchio della squadra sono giocatori come Joao Mario e Brozovic, inefficaci e spaesati in mezzo al campo rendono qualunque manovra dell'Inter un terno al lotto, l'incapacità di segnare di Joao Mario e la costante indolenza di Brozovic sono solo l'immagine di copertina di questa Inter priva di carattere.

Come ogni anno la storia si ripete, l'Inter alla prima sconfitta perde ogni certezza e torna ad essere un squadra da fondo classifica.

Un Milan inferiore tecnicamente ma più determinato, porta a casa un risultato che sulla carta sembrava insperato, ma nulla è impossibile contro l'Inter, il Pordenone insegna che tutto è possibile con i nerazzurri e si aggiunge così una pesante sconfitta contro i rivali del Milan, ed un addio prematuro alla coppa nazionale.

Resta solo l'amaro in bocca ad i tifosi interisti che quest'anno speravano in un'annata migliore, pur essendo per ora soltanto due le sconfitte in campionato non si vede la luce in fondo al tunnel e già a partire dalla prossima gara che vede avversaria una squadra preparata e consapevole come la Lazio si teme il continuo di questo trend.

Inutile parlare di scudetto, rischioso parlare di posto in Champions League, con una squadra così si rischia persino di far fare punti al Benevento, Milan insegna.