Il fattore "Tifoso"
E' così che si dà il via ad una diatriba eterna e che affligge quasi ogni squadra di club, che sia essa programmata per obiettivi più importanti o meno, e che non permette al "Tifoso" di vedere oltre quello che c'è dietro una singola stagione o addirittura, come nel caso di Milan-Napoli, di una singola partita. Una diatriba che comincia con un "l'anno scorso...", il succo di tutto ciò che il tifoso non vede.

Il fattore comune
Se ci trovassimo tra i banchi di scuola staremmo parlando di MCM, per chi ha ormai superato una certa età ed è da tanto che non fa un bel ripasso, parliamo del Massimo Comune Divisore. E' ciò che accomuna tante tifoserie del nostro bel Paese, quel fattore che mette d'accordo tutti, quel senso di ineluttabile inadeguatezza di chi attualmente siede sulla panchina della propria squadra del cuore. E sia chiaro, non si arrivi alla conclusione che il problema siano i tifosi del Napoli, perchè ci sono tifosi che si lamentano di una squadra che fino a due anni fa vagava tra sesto e settimo posto ed ora lotta non per un posto in Champions, ma per accaparrarsi magari una seconda piazza.
Seconda piazza alle spalle di chi invece di piazza ne occupa la prima, l'ambita Juventus, squadra che da 7 anni consecutivi si piazza, appunto, più in alto di tutte e che, direte voi, sicuramente di cui i tifosi avranno ben poco da lamentarsi. E invece no, perchè il MCM colpisce anche il tifoso juventino, perchè se è vero che il simpatico hashtag #juveout non è ben visto dagli stessi tifosi a strisce, sicuramente una gran parte di loro approverebbe #allegriout.

Il fattore sconosciuto
Perchè è così alla fine, anche chi tifa una squadra che vince 19 partite su 21 e ne pareggia 2 riesce a lamentarsi dello status quo. Perchè il tifoso vuole di più. Perchè il tifoso non approva una sconfitta, non approva una sola vittoria e non approva neppure 10 vittorie. Il tifoso vuole vincere tutto. Non si ferma a quello che la realtà imporrebbe, il tifoso trascende la realtà e non ammette che si possa essere sconfitti o che si possa vincere male o che si possa vincere per 10 volte di fila e non per 20.

Il fattore reale
E allora è qui che casca l'asino, perchè molti tifosi dovrebbero prendere esempio dai tifosi delle squadre "minori", quelle meno quotate. Pensate che un tifoso dell'Atalanta si aspetti che la propria squadra vinca il campionato? O uno del Frosinone che i propri beniamini arrivino in Champions League? Il motivo è semplice, sono tifosi che accettano quella che è la realtà; accettano la posizione della propria squadra. Perchè i tifosi dovrebbero capire che nessuna squadra è la più forte di tutte e nessuna squadra è la più debole di tutte. Il Napoli ieri è uscito dalla Coppa Italia meritatamente, perchè dall'altro lato ha trovato una squadra che forse sulla carta ha meno potenziale, ma che nella singola prestazione se l'è giocata meglio. Se stasera la Juve dovesse uscire dalla Coppa Italia assisteremmo domani ad una gogna mediatica contro Allegri, perchè nessun tifoso juventino ammetterebbe la realtà, e cioè che in quella determinata partita ci siano stati fattori che abbiano permesso ad una squadra meno quotata di vincere.

E' il tifo che a volte ci fa distogliere dalla realtà, è il tifo che a volte ci rende ciechi sportivamente e calcisticamente.

Cerchiamo di essere tutti un po' più amanti dello sport e non amanti del tifo, perchè alla fine lo sport unisce, lo sport trasmette passione, trasmette valori che ormai stanno lentamente sparendo. Penso che "vincere non sia la sola cosa che conti" e questo alcuni tifosi non l'hanno ancora capito.
Non è importante vincere sempre, è importante aver partecipato e aver imparato dai propri errori. Perchè la vittoria sarà questa, riuscire ad ammettere i propri errori, trarne profitto e migliorarsi.

Impariamo tutti noi ad accettare la realtà.