Sono trascorsi poco più di 12 mesi dall'ingresso della nuova società, dodici lunghi e angosciatissimi mesi, in cui i tifosi milanisti si sono divisi già tra loro sulla scelta della dirigenza e sulle scelte della dirigenza; c'è chi non ha mai smesso di criticare il lavoro di Mirabelli, facendo un po' quello che Macron ha fatto sulla questione sbarchi, dimenticando gli scempi di quello che era un passato non molto lontano. Dodici mesi in cui i complottisti si sbizzarrivano a dire che era tutto un riciclo di danaro delle tasche di Berlusconi... Nessuno ha fatto chiarezza, ha provato a infondere tranquillità, tramite articoli e interviste. Carlo Festa è stato l'unico che non ha espresso i suoi reali pensieri sulla vicenda, però non ha mai fatto intendere una crisi o un fallimento per la società Milan. Nessuno che ha provato ad ipotizzare, tentar di capire chi è il presidente Li, da dove arrivassero i soldi che puntualmente bonificava, tramite un giro di paradisi fiscali; mai qualcuno che provasse ad andare oltre al "prestanome", perchè dietro un prestanome, in anonimato, qualcuno garantiva al Milan tutti gli euro che il Cda regolarmente richiedeva.

Eppure non serve una laurea: metti insieme due informazioni, capisci che il governo di Pechino non ha alcuna intenzioni di fare sconti a chi aveva intenzione di fare spese folli per il calcio, in territorio straniero. Le pene per chi non rispetta le regole non sono come quelle italiane: non si scherza. Sai che le tue concorrenti farebbero di tutto per farti crollare e, davanti a delle prove certe, saresti messo da parte dal governo cinese. Da qui mi spiego i vari giri di bonifici attraverso paradisi fiscali, il perchè Li non ha mai messo sul tavolo le tanto e bene amate dall'Uefa, garanzie. Cosa mancava a questo punto? Dal mazzo, come scritto mesi fa nei commenti, la carta mai uscita era chi fosse il vero presidente del Milan, in una operazione come quella Thoir/Suning (trattativa lampo, spiegano a noi).

Sarebbe sufficiente che mi spiegassero come sia stato possibile che nessuno abbia mai provato a ragionare a parti inverse, e provo a spiegarmi con una domanda. Avete mai visto un cinese che perde del denaro o che abbia intenzione di perder oltre un miliardo di euro per 32 milioni mancanti, e finire in mando al fondo Elliott (grande galante ma non il prossimo presidente) senza nemmeno provare a rivenderlo, accettando la proposta migliore tra le peggiori? La risposta è no, non lo sarebbe per nessun uomo e di qualsiasi etnia al mondo, è semplice. Dodici mesi a farci perdere tempo, mettendo in ansia il tifoso milanista, e continuando a non provare a trovare un'altra spiegazione, un castello di carta, e non una Casa de papel, che da dodici mesi occupa pagine di giornali sportivi e non, purtroppo senza un professore a condurre i giochi, semplicemente un popolo prevenuto che si beve ogni notizia che appare sul web..

Leggeremo per giorni le ipotesi di chi sarà il nuovo socio. Beh, non leggo con ansia le ipotesi di chi avrebbe quantomeno dovuto sapere che il presidente settimana scorsa era a Milano; invece ci ha informati solo della sua presenza, qualche giorno dopo. Il più veloce ci informò della sua partenza. Ho atteso un anno, attenderò ancora qualche giorno.