Bisogna dire che questo finale di campionato mai banale entrerà a far parte della collezione degli amanti del thriller psicologico con sfumature horror.
In questi ultimi 10 giorni il set si è spostato da Crotone a Torino per poi far tappa a Milano ed infine a Firenze. Tutti luoghi suggestivi per mettere in scena tre atti fondamentali di questo splendido torneo.

Iniziamo dall'asfissiante prestazione della Capolista, che va a Crotone  per difendere un cospicuo vantaggio sulla seconda e che invece specchiandosi sulla sua ombra di Madrid non va oltre un pareggio, consentendo al Napoli con uno sprizzo di orgoglio, di rimontare e battere l'udinese in casa di portarsi a -4 dalla sua rivale.
Questo e' solo il primo atto thrilling a cui dovremmo essere abituati. Il secondo atto lo conosciamo tutti, il Napoli con merito anche se non brillante si impone al 90' con un goal di Koulibaly, che fa sprofondare la Juve e i suoi tifosi nella paura e nell'angoscia per un campionato che forse avevano già in pugno.

Bisogna spostare scenografie e interpreti a S.Siro, dove per l'occasione a condurre il secondo atto è uno dei migliori... Orsato. Partita non bellissima ma purtroppo viziata da errori di valutazione arbitrali che riaccende nei nostalgici di moggiana memoria lo spettro di Calciopoli.
L'Inter comunque con le poche forze rimaste ribalta la partita a proprio vantaggio e solo per una sostituzione mal gestita si ritrova prima raggiunta e poi beffata dalla Juventus,a cui tutto si può dire tranne darla per morta.
In una settimana la capolista si ritrova ancora prima in attesa del risultato di Firenze.

Il Napoli di Sarri arriva a Firenze con ancora nelle orecchie il fragore dei fuochi d'artificio ad onorare la vittoriosa impresa di Torino. Sono professionisti e, a loro dire, la partita e le vicende di Inter Juventus non peseranno sulla loro prestazione.
Il Napoli aveva un solo risultato come la Juve d'altronde, la vittoria. Dopo appena 5 minuti di gioco si capisce che la concentrazione non è al massimo. L'eroe di Torino Koulibaly si lascia sorprendere da Simeone ed è costretto ad atterrarlo al limite dell'area. Viene espulso e lascia la squadra in 10 uomini per il resto della gara. Per cercare di uscire fuori tema e restare nell'horror thriller, Sarri decide di far uscire il miglior play a centrocampo che è Jorginho per far entrare il centrale difensivo Tonelli. Dopo qualche minuto quest'ultimo si perde Simeone che, con davanti a sé una prateria, raggiunge e trafigge l'incolpevole  Rejna.
Nel secondo tempo le cose non cambiano e il Cholito prima raddoppia e allo scadere triplica il vantaggio Viola. Nessuno di noi avrebbe potuto pensare ad una Juventus (seppur fortunata) vittoriosa s S.Siro ed in contemporanea ad un Napoli che crolla a Firenze.
Ma questo è il calcio e siamo ancora a tre gare dal termine, che sicuramente ci riserveranno altre sorprese o finali horror per alcuni ed entusiasmanti per altri.