Ormai è una sentenza. Ogni volta che suona quella musichetta, Ronaldo sforna una prestazione mostruosa. Era successo due volte ai quarti con il Bayern, è successo nuovamente oggi nel derby con il malcapitato Atlético. Tre gol e biglietto per Cardiff prenotato. Giusto per ribadire che, fino a gennaio se non oltre, il pallone d'oro è ancora lui. È stata una semifinale a senso unico, con l'Atlético pericoloso solamente nel primo tempo, quando Gameirò è stato fermato da un Keylor Navas bravissimo in uscita. Il 3-0 maturato al Bernabeu è un risultato giusto per quello che si è visto in campo, dove le merengues sono apparse superiori in tutto. L'Atlético, invece, si è sciolto come neve al sole dopo l'immediato svantaggio, non riuscendo mai a reagire e finendo per essere travolto dalla marea Blanca. A Simeone non basta la voglia di Griezmann, come sempre ultimo ad arrendersi, per evitare la disfatta. Ora, tra sette giorni, servirà un vero e proprio miracolo per ribaltare una situazione quantomeno compromessa. Zidane, invece, si gode la miglior versione del Real dal suo arrivo sulla panchina. E, con un Cr7 così, si può sognare quel doblete che manca da cinquantotto anni. Una eternità. Il portoghese ha dimostrato di essere il giocatore più decisivo al mondo, e dopo la vittoria dell'anno scorso non sembra assolutamente voler abdicare. Magari per aggiungere l'ennesimo record alla propria bacheca: mai nessuno, da quando è stata introdotta la nuova formula della Champions, è riuscito a portarsi a casa la Coppa per due anni di seguito. Il Real è ancora affamato, ci vuole provare per scrivere ulteriormente la storia di questo sport. La Juve è avvisata, per arrivare al Triplete la strada è ancora lunghissima e passerà quasi sicuramente da un Real a un questo punto favorito. !Hala Madrid¡