Facciamo così. Mettiamo i fatti in ordine. In ordine cronologico.
Poi vediamo se i fatti ci dicono qualcosa: se hanno ragione questi juventini a lamentarsi. O se devono tacere.
Partiamo da un po’ lontano, ma è necessario. Perchè, come direbbe Totò, è la somma che fa il totale.

2005 la procura di Napoli, guidata dal magistrato Giandomenico Lepore, indaga su Moggi. Inizia Calciopoli. 
2006 in attesa del processo penale inizia quello sportivo. Rapidissimamente portato avanti dal procuratore Palazzi. Luglio. La Juventus è retrocessa in serie B. Con altre squadre. Anzi no. Milan, Fiorentina, Lazio vengono graziate. E’ contestato un “illecito strutturale”, fattispecie non prevista nel regolamento (una specie di illecito sportivo, si dice). Corrado De Biase, ex magistrato,capo dell’Ufficio Indagini della Federcalcio negli anni ‘80, sentenzia: “il procedimento di questa estate ha partorito un autentico aborto giuridico [...] in ogni paese che si definisca civile eventuali pene e sanzioni devono essere comminate dopo che sia stato verbalizzato un verdetto di colpevolezza, mai prima.” 
Lo scudetto ottenuto dalla Juventus nel 2005-2006 è assegnato all’Inter. E’ tolto pure quello conquistato al termine della stagione 2004-2005, campionato, in cui “non ci sono stati illeciti. Il campionato era regolare”, come dichiara al Romanista il 28 luglio 2006 Piero Sandulli, presidente della Corte Federale che ha condannato la Juventus. Stupore di qualcuno.
2008 Inizia il processo penale. Le prove, si dice, sono schiaccianti.
2009 Milan e Inter sono processate con l’accusa di falso in bilancio tramite ricorso alle plusvalenze. Il fatto non sussiste. Assolte. 
2010 Il processo penale è ancora in corso: emergono intercettazioni (non segnalate 5 anni prima alla Procura di Napoli) relative al campionato 2004-05. Gli intercettati sono Moratti e Facchetti (Inter). Quest’ultimo conversa con il designatore arbitrale Bergamo. Gli chiede un grosso favore. Il procuratore Palazzi scrive una dura relazione: «una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare, diretti ad alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale», ha violato gli articoli 1 e 6 del vecchio CGS, in quanto «certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica». Non se ne fa niente: è prescrizione. L’Inter è salvo, come lo scudetto di "cartone". Ira di Moratti.
2015 Dopo che è successo di tutto (il designatore Bergamo se la cava grazie a un incredibile vizio di forma), il processo a Moggi finisce. Anzi si arresta. Per 10 dei 17 capi d’imputazione iniziali Moggi è assolto. Per il resto scatta la prescrizione. D’altra parte, nove anni per un processo sono abbastanza.
2016-17 Un pm della procura di Torino, Ciro Santariello, indaga la Juventus per falso in bilancio, ma gli tocca archiviare.
2018 Processo sportivo penale a Chievo e Cesena. Le plusvalenza più che “gonfiate” sono “simulate”. 3 e 15 punti di penalizzazione.
2019 Ad un convegno organizzato a Milano, cui partecipano Piero Sandulli (FIGC) e l’avv. Grassani (in varie occasioni difensore del Napoli), il pm Ciro Santariello, dichiara di “odiare” la Juventus e di essere un pm "antijuventino", spiega inoltre di aver archiviato un procedimento (2017) contro gli odiati bianconeri. Il pubblico se la ride. Parlando poi di plusvalenze, constata che non sono reato e non determinano falsificazione dei bilanci. Però la Juventus “turlupina” gli investitori. 
2020, settembre. Esame farsa di Suarez. Stillicidio di intercettazioni sui media. Aspre condanne da tutti. Il giornalista più equilibrato d'Italia, Paolo Ziliani, è sicuro "La Juventus ha organizzato l'esame farsa. La B è poco". Viene pubblicata l'intercettazione dell'avvocato Turco (Juventus): "Nessun trattamento di favore!", chiarisce all'interlocutore perugino. Il Procuratore di Perugia Cantone ne chiede il proscioglimento. Quasi totale indifferenza della stampa e dei media. 
Ziliani, nel dicembre 2022, accusa ancora la Juve di avere organizzato l’esame. Il Procuratore Cantone (gennaio 2023) ribadisce: “La società Juventus non è mai stata indagata”.

2021 succede di tutto. Caso Superlega. Ira di Ceferin, che minaccia Juve, Real e Barcellona. Un giudice spagnolo lo zittisce. Qualche giorno dopo Covisoc e Consob si accorgono che molte squadre italiane, e soprattutto la Juventus, fanno ricorso a plusvalenze aleatorie. I tifosi lo sapevano da 20 anni. Chiedono alle procure di indagare. Indaga davvero solo la procura di Torino (Inchiesta Prisma). Sono intercettate le conversazioni tra i dirigenti juventini. Che dicono molte parolacce (m**** e supercazzolare) e litigano, attribuendosi responsabilità circa i cattivi risultati sportivi e finanziari degli ultimi tempi.
Salta fuori la questione stipendi. La Guardia di finanza rinviene l’inquietante Libro Nero di Paratici:  un foglio A4 con qualche appunto critico di Cherubini. 
Dicembre 2021 - Il capo della procura di Napoli del 2006, Giandomenico Lepore, ricordando i (bei) tempi di Calciopoli, rivela “Purtroppo, mentre erano in corso le intercettazioni telefoniche, siamo stati boicottati da L’Espresso, che pubblicò le notizie riguardanti lo scandalo costringendoci a interrompere le indagini. Se fossimo andati avanti, sarebbe emerso che tutte le grandi squadre erano coinvolte, compresa l’Inter. Anche il Napoli non si sarebbe salvato". Eppure - spiega -  gli avevano garantito che il problema fosse solo la Juventus. Pazienza, capita.
2022 - Continua la pubblicazione di intercettazioni. Alcune non c’entrano nulla col processo. Intanto il processo sportivo (aprile ‘22) assolve la Juventus e tutti gli altri club. Secondo il procuratore FIGC Chinè "Non esiste un metodo oggettivo per stabilire il valore di un calciatore". In agosto i PM di Milano archiviano le indagini sulle plusvalenze dell’Inter (90 milioni in due anni).

Il resto lo ricordano tutti. La procura di Torino chiude le indagini e chiede il rinvio a giudizio per i dirigenti della squadra. La procura federale chiede e ottiene la revoca dell’assoluzione di aprile (ci sarebbero nuovi elementi) e condanna (solo) la Juve, per la questione plusvalenze, a una penalizzazione di 15 punti. Decisive le intercettazioni nonché il foglio di Cherubini. Viene annunciato ricorso al CONI. Si scopre che alcuni giudici del CONI si divertono a insultare la Juve sui social.

Alcuni commenti.
 "Viene fuori un quadro di ipocrisia. Questa storia delle plusvalenze è una cosa che tutti sanno e tutti fanno finta di non sapere (…). Questi sono meccanismi molto diffusi a prescindere dalle indagini giudiziarie”, Raffaele Cantone, procuratore di Perugia;
La regola che la Juve avrebbe violato non c’è (e non c’è nemmeno la sanzione comminata)”, Avvocato Cataldo Intrieri, professore di Diritto Processuale. 
La revocazione secondo me non era ammissibile. La revocazione si fa se c’è un documento nuovo. Qui documenti nuovi non ce ne sono, ma semplicemente una richiesta di rinvio a giudizio, fatto quasi normale in qualsiasi processo”, Sergio Santoro, ex Presidente della Corte Federale, ex Presidente del Consiglio di Stato. 
La penalizzazione di 15 punti non è supportata da idonea, se non addirittura minima, motivazione”,  Avvocato Giorgio Spallone (Interista devoto).
Si tratta di un vero e proprio funambolismo giuridico”, Avvocato Pierluigi Matera, ordinario di Diritto Comparato alla Luiss di Roma.
La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività”, professor Mario Luigi Torsello, presidente della Corte d’Appello Federale.