Da ex arbitro federale in campionati minori vi posso garantire che nel mondo dei fischietti la fede calcistica è più che mai presente. Avendo frequentato alcune sezioni più o meno piccole, l'aria che si respirava era la stessa che trovi nei bar sport dei vari quartieri, cioè, gli sfottò tra tifosi di tutte le squadre, ma la fascia più consistente di supporters era sempre di stampo juventino. E' un copione già visto, nella vita normale il 50% degli appassionati di calcio tifa i bianco neri e il restante 50% viene diviso tra le altre squadre, quindi un arbitro su due ha un passato di fede juventina alle spalle. Va da sé che se uno dedica la propria vita alla causa arbitrale è perchè ama il calcio in modo viscerale, se no non potrebbe sopportare tutto ciò che ne deriva, quindi se ama il calcio, inevitabilmente è un tifoso.

Facile poi dirsi ex tifosi, che da quando fanno gli arbitri non tifano più per nessuno, in cuor loro i colori della squadra amata rimarranno sempre indelebili. Da ciò emerge in maniera evidente che la metà dei direttori di gara della serie A, sono ex tifosi bianconeri ed ecco spigata la sudditanza psicologica, non necessariamente favoriscono la Juventus ma si guardano bene da fischiare qualcosa di sbagliato contro di loro, cosa che invece capita a tutte le altre squadre e a lungo andare con un campionato lungo come il nostro, la bilancia non può fare altro che pendere sempre dalla stessa parte.

Le soluzioni adottate ultimamente (VAR), lasciano sempre e comunque la decisione finale all'arbitro, che in molti casi negano pure l'evidenza delle immagini. Per uscire da questa situazione l'unica strada da percorrere è quella dei direttori di gara stranieri, privi di ogni fede nel calcio Italiano e con la mente serena per poter giudicare gli episodi chiave delle partite.

Mi chiedo inoltre quando verrà presa la decisione di inserire il tempo effettivo di gioco che risolverebbe molte problematiche che fanno irritare i tifosi e gli stessi calciatori, del tipo: crampi solo e sempre ai calciatori della squadra che sta vincendo (mai visto un giocatore che sta perdendo in preda ai crampi!), sostituzioni ad hoc per perdere tempo, portieri che per fare un rinvio ci mettono tre minuti, giocatori che stramazzano a terra per nulla e non si alzano più, ecc.

Il calcio deve seguire il passo dei tempi, migliorarsi è un dovere di tutti, troppo limitativo dire che il calcio è bello così com'è, forse è bello solo per il famoso 50% sopra citato, che, per continuare a vincere ha paura dei cambiamenti.