Forse ci siamo: Gigio Donnarumma ha deciso di firmare il rinnovo del contratto con il Milan. Un contratto faraonico che chiude una telenovela lunga, troppo lunga, che forse ha rallentanto nelle ultime settimane il pur spumeggiante mercato rossonero.

E come nelle telenovele che si rispettino il finale divide tifosi e addetti ai lavori. La decisione di Donnarumma dà spunto ad alcune considerazioni che mi sento di condividere con voi: in primis, il contratto finale è uguale (euro più euro meno) a quello che, si diceva, offriva il Real Madrid. Quella proposta che Raiola diceva non essere la causa del primo rifiuto del talentino rossonero. Secondo Raiola il problema era il progetto e i dubbi sulla nuova proprietà. Ma allora, perchè il portiere non ha accettato la prima proposta rossonera (di ben 5 mln se non sbaglio)?

In secondo luogo, la clausola: a mio avviso la società (che, per inciso, sta lavorando egregiamente) ha perso un'occasione. Il Milan non è una squadra qualunque, ma uno dei club più importanti al mondo, anche se al momento è una nobile decaduta. La dirigenza sta investendo per costruire qualcosa di importante: chi vuole starci lo deve fare "senza se e senza ma", senza clausole di alcun tipo.

Cito Marotta: "Le clausole rescissorie sono una follia, ti mettono in condizioni di debolezza". Ha ragione il dirigente bianconero! 
Le grandi società (o quelle che aspirano a diventar tali) sono quelle che hanno sempre il coltello dalla parte del manico. "Vuoi andare via? Ok, ma alle mie condizioni". La clausola permette invece a qualunque società di fare un bonifico e di "rubare" il giocatore dalla sera alla mattina, senza possibilità di replica, vi ricordate Higuain lo scorso anno?

In ogni caso, per 100 mln io Donnarumma lo venderei subito, clausola o non clausola: intanto, perchè ha ancora 18 anni e non vale assolutamente tutti questi soldi (magari li varrà in futuro, ma non è detto). Ha un talento e una personalità fuori dal comune, ma è ancora troppo discontinuo e alterna interventi straordinari ad errori più o meno gravi. Inoltre, anche se diventasse davvero il nuovo Buffon, la storia del Milan dimostra che si può vincere anche con portieri "normali" (vedi i vari Rossi, Abbiati e lo stesso Dida) se in campo ci sono i Maldini, Baresi Rijkaard, Gullit, Van Basten e in tempi più recenti i Nesta, Shevchenko, Kaka, Inzaghi, Seedorf, Pirlo...
Con 100 milioni si può costruire un'ottima base, anche con un discreto portiere (un Leno, ad esempio).

Assurdo poi essere caduti nella trappola di Raiola: un contratto anche al fratello di Gigio, Antonio? In questo modo il Milan sta pagando non 6 ma 7 milioni (netti) all'anno. Un milione per Antonio Donnarumma è un ingaggio fuori dal mondo.

Quando lessi che Gigio non voleva rinnovare ho provato una sensazione di tristezza. Ma, col passare del tempo ho pensato che tutto sommato potevamo farne a meno. Mi dispiaceva solo perderlo a zero.
Di positivo c'è che con questo rinnovo siamo certi che, in qualunque caso, il giocatore sarà pagato da qualsiasi altra squadra ben più del suo attuale valore di mercato. Ma, forse, la nuova società ha perso un'occasione per dire al mondo: "Siamo il Milan e non cediamo ai ricatti".