Poniamo per ipotesi e per assurdo che a Mauro Icardi non piaccia fare il calciatore. Lo fa solo perché è l’unico modo che conosce per guadagnare dei soldi, tanti soldi. Per lui giocare a calcio è un lavoro a cui si dedica con serietà: è un ottimo professionista, un goleador di razza e con pochi svaghi notturni e mondani. Con questa ipotesi, cosa accade ora che l’Inter lo ha estromesso da ogni contesto? Assolutamente niente! A lui non piace fare il calciatore.

Perdere la Nazionale, non vincere trofei, buttar via una carriera gli interessa il giusto, cioè niente. Gli interessa di più guadagnare i 5 milioni netti all’anno che l’Inter gli deve per i prossimi due anni e poi… e poi a 29 anni con il suo cartellino in mano troverà una squadra cinese, americana o qualche sceicco qatarense che gli farà un contratto per 3 o 4 anni a 20 milioni l’anno giocando in campionati minori. In questo modo lui rimarrà felicemente a Milano per i prossimi due anni con la sua famiglia e gli eventuali aumenti di ingaggio perduti saranno recuperati con il prossimo contratto.

Atteggiamento cinico, freddo ma molto lucido e sicuramente non nel DNA di uno sportivo o di un calciatore che dovrebbe aspirare ad essere il migliore, a vincere più trofei possibile, a divertirsi ed essere un’icona sportiva per i propri tifosi. Questo (ipotetico) atteggiamento è proprio di un lavoratore, di un operaio come me che si alza la mattina per svolgere un tedioso compito, un’incombenza, una mansione, una routine (magari anche senza passione) e con l’unico obiettivo di guadagnare il più possibile arrivando alla pensione con il massimo del profitto. L'Inter, d’altra parte, si ritroverebbe con le spalle al muro e senza alcuna chance di ricavare un centesimo dalla sua cessione.

Come uscirne? La mia è solo una supposizione, un’ipotesi di un possibile e "triste" scenario, ma se è questo il ragionamento che frulla nella testa del "lavoratore" Icardi, a mio parere l'unico modo che ha l'Inter per non rimetterci è reintegrarlo nel gruppo per sfruttarne le indiscusse capacità di attaccante... o magari quando avrò pubblicato questo articolo, sarò smentito dai fatti e ora Maurito è già con la maglia di un’altra squadra: in quel caso, viva il calciatore Icardi e grazie per aver giocato nell’Inter.