Evviva la libertà di pensiero, evviva la soggettività e il calcio che ci fanno discutere amabilmente di ciò che a qualcuno piace e ad altri no. Ma questa volta Giuseppe Bozzo l'ha sparata veramente grossa. Lo storico agente di Cassano, in una recente intervista rilasciata a Tuttosport, ha dichiarato che Fantantonio "è stato il giocatore italiano più forte di tutti i tempi". Ora, che sia stato un suo assistito e che ci fosse un buon rapporto rendendolo così poco obiettivo può anche starci, ma poi ci vuole tanto coraggio per fare certe dichiarazioni. Nell'intervista sono stati scomodati ex calciatori del calibro di Totti, Baggio e Del Piero, che, per quanto vinto e quanto dimostrato sul campo, appartengono ad un altro mondo rispetto al barese. Bozzo ha aggiunto che Cassano, grazie al suo talento, avrebbe meritato anche il pallone d'oro.
Potremmo discutere per ore su quanto sia ormai una chiacchiera da bar vincere questo trofeo, ma non c'è mai stata una stagione intera, o anche meno, in cui il ragazzo abbia dimostrato di potercisi in qualche modo avvicinare. È riduttivo ed è un alibi troppo facile da utilizzare quello del "peccato per la sua testa, altrimenti...". Sembrerà strano ma anche quella fa parte del corpo; altrimenti di qualsiasi persona si potrebbe dire: "peccato per i piedi/la corsa...altrimenti avrebbe vinto x, y e anche z".

Oltre alle "cassanate" come le aveva perfettamente definite Capello ai tempi della Roma, gli sono sempre mancate caratteristiche fondamentali come la voglia di allenarsi e fare fatica, la fame di vincere e l'inclinazione al sacrificio ad esempio, per essere accostato ai tre campioni citati dal suo agente.
Un altro calciatore, come per molti altri in passato e come succederà sicuramente in futuro, di cui si può dire che avrebbe potuto essere altro e invece... Credo ormai sia una storia, la solita, che abbia stufato. Quindi signor  Bozzo, per le favole in fondo a destra, grazie.