Diciamocelo chiaramente: credevamo di essere entrati nel gotha delle grandi d'Europa. Perchè abbiamo comprato grandi campioni e speso come City e PSG e perchè se eravamo forti l'anno scorso allora quest'anno non ce n'è per nessuno. Invece succede che nel calcio internazionale, quello in cui ti confronti con la crema d'Europa, se non hai una mentalità che ti obbliga ad imporre il tuo gioco sempre e comunque, finisci per fare la figura della squadretta senza idee che fa la forte con i deboli e la debole con tutti gli altri. Questo è un concetto che noi juventini dovremmo conoscere a memoria, soprattutto quelli di noi che hanno avuto la fortuna di innamorarsi del calcio di Lippi, quello che andavi a Manchester a spiegare a Ferguson come si gioca e a Madrid ad eliminare i galacticos (quelli veri!). Invece succede che oggi parliamo di moduli sbagliati, di infortuni, di campionati che non si vincono a Novembre. Potrebbero essere anche discorsi condivisibili ma di base c'è che la Juve non ha una mentalità da top team. La Juve si adatta alle situazioni, La Juve non è il Real o il Barcellona che "Manca Messi? Bene prendiamo uno dalla cantera e facciamogli vedere chi siamo!". La Juve non è nemmeno il City che incontra il Barca e schiera tre punte e mezza. La Juve contro la Samp mette Cuadrado perchè con la Samp si può osare e contro il Lione due punte, speriamo che si faccia un gol e poi tutti a passarci la palla e aspettare che arrivi il novantesimo per vincere 1-0! Ecco questo manca: la mentalità... Quella per cui se non hai Dybala te ne freghi e metti Cuadrado dietro due punte e Alex Sandro dall'altra a creare scompiglio. Un allenatore dovrebbe sempre mettere i suoi calciatori migliori in campo e dovrebbe sempre giocare per vincere la partita 4-0. E' una condizione necessaria per arrivare al top. I farmacisti della panchina, quelli che oggi metto questo ma domani metto quest'altro perchè mi devo coprire, quelli non hanno mai vinto nulla. Ecco io questo credo che Allegri dovrebbe capire innanzitutto: che se la Juve vuole essere una grande squadra bisogna cominciare ad affrontare le partite come una grande squadra, con la mentalità di una grande squadra. Quella che mette i suoi campioni in campo e poi sono problemi dell'avversario. Se avessimo avuto questa mentalità (o meglio se questa fosse stata la mentalità trasmessa dal tecnico), forse non avremmo perso facendo due tiri scarsi in porta con Milan e Inter e non avremmo neanche fatto tre partire squallide in Champions con Lione (2 volte) e contro il Siviglia. Questa è la principale responsabilità di Allegri: non aver tramutato i milioni spesi in una consapevolezza e una mentalità da top team.