Ci risiamo. Sono passati più di dieci anni da quando, indipendentemente dalle sentenze (alcune sacrosante altre quantomeno discutibili), dalle prove sparite e riapparse a tempo debito, dal successivo mondiale "palliativo", la squadra che stava imponendo la sua egemonia in Italia e a fortune alterne si faceva largo nell'élite europea è stata demolita in un sol colpo. Sono passati più di dieci anni da quando una Juventus praticamente invincibile stava per siglare uno storico accordo di sponsorizzazione con Tamoil che avrebbe portato nelle casse bianconere tanti di quei soldi da poterle consentire, senza alcun dubbio, di far sì che la rosa, già superiore per distacco imbarazzante alla terza classificata (l'inter), venisse ulteriormente rinforzata da top player che l'avrebbero portata ad essere un autentica corazzata. La storia si ripete: nell'anno di Cristiano Ronaldo, nell'anno del più 150% in borsa, nell'anno delle dieci vittorie consecutive, ricominciano striscianti, insistenti, a udirsi le urla di guerra dei nemici che cercano, dove non arrivano con "i piedi" , di minare ed intaccare quella che ad oggi sembra una macchina perfetta. Alzi la mano chi di voi non ha pensato nemmeno per un istante che una qualche sorta di "strana coincidenza" ci sia nel trovarsi dinanzi, in meno di un anno, ad un processo per associazione mafiosa, un'addio inaspettato dell'ad migliore in circolazione e un'accusa di stupro del migliore elemento in rosa. Mi sorgono, come forse saranno sorte anche a voi, alcune domande:

A) Da quanto in qua il fatto che l'ad di una società ceda cinque (5) biglietti ad un personaggio scomodo coinvolge la società tutta fino a definire, in maniera implicita, una qualche correlazione tra società ed associazioni di stampo mafioso?

B) Perché l'addio, spinto da un interesse unilaterale della società, dato al succitato ad viene visto come un'ammissione di colpa invece che, parlando da ignorante delle possibili politiche interne, come una qualche punizione per comportamenti non in linea con il modus operandi della società?

C) Perché un caso di stupro, crimine (sottolineo crimine) deplorevole e meritevole di condanna senza appello, vien fuori proprio ora, dopo dieci anni e trattato come fosse successo ieri?

Potrei continuare la lista delle domande che frullano per la mia testa e penso anche in quella di altri milioni di tifosi, mi limito tuttavia a queste perché le reputo le più esplicative. Ho come la sensazione che il "sistema"  guidato da un qualche potere occulto e potente che già una volta ha distrutto (sicuramente con una buona dose di "giustizia") la macchina perfetta bianconera si sia lentamente rimesso in moto. Non passa giorno che una qualche testata giornalistica, una qualche gola profonda, questo o quell'altro soggetto più o meno pulito si interessi al mondo bianconero. È mai possibile che per abbattere Golia si debba assolutamente usare la bomba atomica? Non si può assoldare una squadra di giganti che provi a dimostrare, lottando alla pari, se Golia ha il diritto di ergersi realmente al ruolo di più forte tra i giganti? Ho paura che qualcos'altro di grosso stia per succedere, i segnali ci sono tutti, le analogie con il passato si sprecano e mi vengono in mente le parole attribuite ad un personaggio, anche lui controverso ma dalla mente brillante come poche, che definisce il senso di accerchiamento non come ammissione di colpa ma come intuizione che qualcuno o qualcosa stia di proposito remando contro con tutte le proprie forze, nell'ombra, subdolamente: a pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca

P. S. Non voglio cadere nell'abuso di citazioni, ma se devo pensare alla genesi del tutto, come fare a non dirsi tra sé e sé che probabilmente, anche stavolta, qualcuno prima di noi aveva già chiarito sufficientemente il concetto? Dopo tutto il potere logora chi non ce l'ha"