Quattro giorni fa appena, alla Red Bull Arena di Salisburgo è stata festa grande. I ragazzi di Marco Rose hanno estromesso, a sorpresa, la Lazio di Inzaghi nei quarti di finale di Europa League con un perentorio 4-1. E chissà cosa avrà pensato Dietrich Mateschitz, il proprietario della Red Bull, austriaco della regione della Stiria, che dopo aver acquistato tredici anni fa l'Austria Salisburgo, cambiandole ovviamente nome e rendendola una corazzata in patria (8 campionati e 5 coppe nazionali in 12 anni), ha deciso di accantonarla, di fatto, per acquistare il SSV Markranstadt nel 2009, trasformandola poi in RB Lipsia. Dopo sette anni dall'acquisto di Mateschitz il Lipsia è stato promosso in Bundesliga, ed è da quel momento (estate del 2016) che i tifosi del Salisburgo hanno capito di esser diventati, davvero, un satellite, una succursale, chiamatela come volete. Da due anni a questa parte tutti i migliori calciatori che militano nel club austriaco, passano di diritto ai fratellini più forti: tra questi c'è anche Keita, già venduto, a sua volta dal club tedesco, per una cifra astronomica al Liverpool.

Negli stessi istanti in cui il Salisburgo umiliava la Lazio, a Marsiglia il Lipsia subiva 5 gol da Payet e compagni, venendo eliminato un pò a sorpresa dall'Europa League (all'andata i tedeschi si erano imposti per 1-0). Doppia gioia, quindi, per gli austriaci: una rivalsa nei confronti degli odiati cugini tedeschi ma soprattutto verso lo stesso Mateschitz, che sicuramente si aspettava l'altra sua squadra, quella più forte, tra le migliori quattro della competizione. I tifosi del Lispia, semmai ne avesse qualcuno di quelli veramente passionali (il club sta avendo un buon riscontro in città ma siamo lontani dagli standard delle tifoserie tedesche) non l'avranno presa benissimo. Festa grande, invece, nella città di Mozart: ora si sogna una finale europea, il Marsiglia, avversario in semifinale, è avvisato. E chissenefrega se a fine anno i migliori della rosa emigreranno in Sassonia: la storia è già stata fatta, comunque andrà a finire il cammino in Europa e soprattutto la vendetta a tinte Red Bull è già stata consumata.