È finita la serie di vittorie consecutive dell'Inter, che pareggia in casa del Bologna dopo una partita non soddisfacente che ha visto l'Inter patire il gioco degli uomini di Donadoni, abile a preparare meglio la partita.

PARTITE GIOCATE - Proprio su questo punto parte la mia analisi, che però ricapitola le 5 partite trascorse, non solo l'ultima.  
Partiamo dalla Fiorentina, partita in casa, vinta 3-0. Giocatori che approcciano bene la partita. Al 6' minuto verticalizzazione del più inaspettato, Nagatomo, che coglie Icardi in area di rigore, l'argentino controlla e finisce a terra. Calcio di rigore, calciato a destra della rete, che avvia le marcature interiste per la stagione 17-18, 1-0. Al 15' è Perisic, con un cambio fascia, a servire di sinistro per la testa di Icardi che stacca più in alto di tutti e deposita la palla in rete, #PerisicToIcardi inizia, 2-0. Al 65' Joao Mario entra al posto di un applauditissimo Borja Valero, che conquista subito le chiavi del centrocampo dell'Inter. Pochi pericoli da parte della viola, da rimarcare al 79' un palo colpito da Veretout da fuori area, azione che poi porta al 3-0 siglato da Perisic dopo un cross del subentrato Joao Mario dalla destra, sempre su colpo di testa, in tuffo questa volta. Trame fitte, molte verticalizzazioni, squadre che vogliono lasciare il segno da subito. Meccanismi da collaudare ma tutto sommato si nota la voglia di essere cattivi da subito. 

Poi è stata la volta della Roma, 1-3 all'Olimpico. Il derby del mister, Luciano Spalletti, parte subito male e si incanala verso i binari della sua ex squadra. Al 14' è Kolarov a colpire il palo dai 25 metri di sinistro, mentre un minuto più tardi Nainggolan serve un assist egregio a Dzeko. Il bosniaco controlla di petto e di destro batte Handanovic sul suo palo, 1-0. Al 39' Nainggolan sbatte ancora una volta contro la porta di Handanovic, il suo tiro si spegne sul palo. Al 65' invece è Perotti a centrare il terzo palo della Roma. Due minuti più tardi l'Inter trova il pareggio, Candreva serve un passaggio a Icardi che in caduta stoppa di sinistro e conclude di destro il pallone che si insacca dietro Alisson stabilendo la parità, 1-1. Al minuto 77 assist di Perisic dalla sinistra, Icardi la controlla di sinistra e batte Alisson col suo piede preferito, spalle alla porta sul primo palo, 1-2 e secondo #PerisicToIcardi. Al minuto 87 sempre dallo stesso lato, Perisic imbuca in mezzo dove arriva il terzo marcatore della stagione, Matias Vecino, 1-3. Partita giocata bene da entrambe le squadre, la Roma avrebbe potuto vincere date le occasioni, a testimonianza di ciò le molteplici occasioni create, entrambe se la sono giocata a viso aperto, l'Inter ha prevalso.

La terza giornata invece è stata Inter - SPAL, finita 2-0.  Joao Mario cade in area al 22', l'arbitro concede punizione dal limite, il VAR corregge in calcio di rigore che Icardi trasforma, a sinistra della rete, 1-0. Al 74' da 35 metri Skriniar sfodera un missile terra-aria che si stampa sulla traversa. Al minuto 87 D'Ambrosio crossa di destro e Perisic sforna un capolavoro dal limite di sinistro. Impatta la palla al volo, scagliando la palla sulla parte inferiore della traversa, 2-0. Molteplici occasioni anche per la squadra di Semplici, che se l'è giocata a viso aperto.  

La penultima (quarta), in trasferta a Crotone, 0-2.  Le marcature vengono aperte all'82' da Skriniar dopo un rimpallo, elude la marcatura di 4 uomini e imbuca Cordaz di destro, 0-1. Il secondo gol viene siglato da Perisic al minuto 92 dopo un dribbling in area calcia un diagonale e chiude la partita, 0-2. Emblematica l'esultanza di Spalletti dopo il gol. Crotone che si è chiuso bene, ha alzato il pressing per tutta la durata della partita ed ha impedito la fluida circolazione di palla, Handanovic ha dovuto salvare due volte prima del gol di Skriniar.

E infine arriviamo a Bologna, il pareggio (1-1), che termina la striscia. Male l'inizio gara, al 32' è Verdi a battere Handanovic e siglare l'1-0 da 20 metri, tardivo l'inseguimento dei centrocampisti, male Skriniar in opposizione. Secondo gol subito da Handanovic dopo 5 partite. Si apre meglio il secondo tempo, ma non di molto, qualche sprazzo di vita fino al minuto 75', quando Eder viene atterrato in area da Mbaye. Calcio di rigore trasformato centralmente con rabbia dal capitano, 1-1. La partita termina con un pareggio, ma è preoccupante la condizione della squadra, che si è involuta. Se nelle prime partite il gioco è stato verticale, le ultime hanno mostrato passaggi spesso orizzontali, giocate fini a se stesse e tante imprecisioni che han rischiato di farci prendere gol evitabili.

GIOCO - È calata, assieme alla condizione fisica, la circolazione fluida verticale. Il possesso palla è sempre nelle nostre corde, ma è un possesso sterile e orrizzontale.
Non solo Borja è stato marcato a uomo come mi aspettavo (vedasi articolo precedente), ma il pressing avversario ha impedito anche al portatore di palla di dialogare agevolmente con i compagni. Le ultime due partite sono lì a testimoniarlo, pressing alto delle due squadre che ha costretto il nostro portiere al lancio lungo, spesso impreciso. Mi sono illuso che Icardi potesse diventare come Dzeko, sbagliando, forse non lo sarà mai. Sono due giocatori diversi: Dzeko è un collante, un attaccante che realizza gol dopo aver dialogato con i compagni a centrocampo e dopo vari tentativi. Icardi è un finalizzatore implacabile, che non lascia scampo alla prima occasione sui piedi partendo però dalla trequarti avversaria, la squadra tuttavia deve aiutarlo maggiormente. Questo è il motivo spesso contro i difensori avversari, seppur vinta, anche la partita di Crotone (come questa di Bologna) è stata una partita assente per Icardi, ma non per colpa sua. 

INDISPONIBILI - J. Cancelo. Il giocatore si è infortunato con la nazionale portoghese in allenamento e quindi non è potuto essere a disposizione, salvo la partita contro la Roma (è arrivato all'Inter il 22 agosto), nella quale è subentrato a Candreva al minuto 84. Il rientro, Spalletti ha rassicurato, è previsto prima del derby contro il Milan, quindi fra 2 o 3 settimane.

GIOCATORI DA VALUTARE - Padelli: Il titolare è Handanovic, nemmeno in discussione, se la rete è rimasta inviolata 3 volte su 5 un motivo ci sarà, il portiere italiano dovrebbe essere a disposizione in coppa, dunque verso dicembre.  Vanheusden: Da Spalletti elogiato nell'ultimo pre-conferenza, il belga è tuttavia rimasto a guardare i propri compagni nelle prime 5 partite, sperando di poterlo ammirare presto.  Santon: Il terzino non è stato preso in considerazione fino a questa partita, dove tuttavia si è accomodato in panchina per l'intera durata.  Karamoh: Il giovane francese non ha potuto giocare nonostante gli allenamenti durante la pausa per le nazionali e nonostante un Candreva non proprio impeccabile.  Pinamonti: Neanche l'attaccante proveniente dalla primavera ha potuto calcare il terreno in queste 5 partite, sperando possa aver maggiore considerazione in futuro.

GIOCATORI DA RIVALUTARE - Dalbert: Il brasiliano ha fatto vedere un'ottima fase difensiva contro la Roma (salvando due gol, uno su pallonetto di El Shaarawy, il secondo su un bolide all'angolino del ninja belga), peccando in quella offensiva, ci si aspettava il contrario. Timido il suo approccio finora, ancora acerbo tatticamente, si spera di poterlo utilizzare meglio in futuro. Gagliardini: Il centrocampista italiano ha avuto fasi alterne. Complice la scarsa condizione causa vacanze saltate, ma sembra il fantasma della diga che ha ben impressionato la scorsa stagione. J. Mario: Nonostante gli assist e le belle giocate, il portoghese spesso non incide, non trascina. Si limita piuttosto al compitino, che a volte porta al 6 in pagella, a volte no. Clamorosa l'occasione sprecata al primo minuto contro il Bologna. Ha assolutamente bisogno di correggere la mira al più presto. Brozovic: "É intelligente, ma non si applica" verrebbe da dire. Ha le qualità necessarie a dimostrarsi un centrocampista coi fiocchi, ma non le mette in pratica, sembra giocare più per se stesso che per gli altri, sbaglia la giocata semplice, non è il Brozovic precedente alla scorsa stagione, capace di riaprire la rimonta contro la Juve in Coppa Italia, per fare un esempio.

COSA MANCA - Qualsiasi cosa si dica, due giocatori spesso determinano le partite dell'Inter, avrete visto anche in quest'articolo spesso spuntano fuori: Perisic e Icardi.  Troppo poco se si vuole puntare in alto.
Candreva è.. Candreva. Molti cross, spesso imprecisi, alcuni decisivi, copre, si fa tutta la fascia, ma incide poco sul risultato, quindi serve un'ala più incisiva.  Trequartista/Seconda punta: Per intenderci, dei quattro giocatori che possono giocarvi mi riferisco a Brozovic e Joao Mario, poco incisivi in queste ultime partite. Eder quando è entrato ha fatto bene, ma il 4-2-4 è un suicidio tattico a parità di punteggio, la nazionale italiana insegna. Perché sì resterebbe un 4-2-3-1 nelle menti di molti, ma Eder andrebbe a sbilanciare il peso verso l'attacco. L'unico che non è stato provato in quella posizione ma ha le caratteristiche per poter essere quel trequartista è Vecino, vedremo le prossime uscite come si svilupperanno. Tralasciando i ruoli, mancano le bombe "alla Adriano" o "alla Stankovic" se preferite, a sprazzi tentativi fuori bersaglio di Gagliardini contro la SPAL, l'unico che ha centrato la porta da lontano è stato Skriniar.