La storia che voglio raccontarvi oggi parte da lontano, dal 1982 quando una Juventus è in cerca di un attaccante, così dopo un tira e molla con la Roma che ne aveva raggiunto l'accordo ma poi sfumato per problemi economici del club giallorosso, Boniek approda a Torino sponda Juventus. Il giocatore è polacco e viene dal Widzew Łódź squadra del campionato polacco dove il giovane giocava fin dal 1975. Un ventiseienne che a Torino conoscono molto bene, visto che nel 1980 proprio il suo rigore estromise la Juventus dalla corsa alla Coppa UEFA ai sedicesimi di finale. Nei tre anni di Juventus non fece grandi cose in campionato, dove non riusciva a fare niente di eclatante, mentre in Europa... diventava un fenomeno. L'Avvocato Gianni Agnelli lo soprannomino 'Il Bello Di Notte', vista la sua trasformazione da semplice giocatore in campionato a fenomeno vero e proprio nelle Coppe Europee, tutto filava alla grande complicità con Platini. Nella Juventus vinse parecchio; 1 Campionato,1 Coppa Italia, 1 Coppa Delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa dei Campioni, già proprio quella dove persero la vita 39 persone all'Heysel. Dopo quel percorso decise di andare alla Roma nel 1985 e chiudere la carriera tre anni più tardi, vincendo una Coppa Italia.

Oggi però non sono qui a rammendare le gesta del Boniek calciatore, ma del Boniek uomo. Perché voglio parlare di lui fuori dai campi e dalla carriera calcistica, perché ancora oggi non riesco a capire alcune cose di questa persona. Parto dal fatto che una volta trasferitosi a Roma divenne un tifoso giallorosso fin dai primi giorni, poi dopo il ritiro cominciò a presentarsi in varie trasmissioni romane di sport, dove puntualmente parlava di Juventus. Direte "Cosa c'è di strano se ha avuto un passato in bianconero?", c'è che quando parlava di Juventus il suo tono cambiava, da sorridente e amichevole su discorsi della Roma, quando comincia parlare di Juve diventa serio e pungente, come se avesse il dente avvelenato. Molti in questi anni si sono chiesti perché ce l'avesse con la Juventus, società che gli ha dato l'opportunità di diventare un grande calciatore a tutti gli effetti, eppure nessuno è mai riuscito a capire il vero senso del suo essere così 'cattivo'. Gli anni passano e lui continua ad andare in trasmissioni - a mio avviso lo facevano apposta a punzecchiarlo - e lui continuava a vomitare parole d'odio verso quel club, come se in quei tre anni bianconeri fosse passata di colpo una gomma e avesse cancellato tutto nella sua testa delle vittorie e di quelle quasi 100 partite in bianconero, eppure lui ha vinto bene solo lì.

Arriviamo al 2010 quando la Juventus apre una petizione online dove chiede ai tifosi di mettere i 50 nomi dei giocatori più amati nella storia, che verranno inserite nel nuovo stadio della Juventus che sarebbe stato inaugurato da lì a breve. Nella lista i nomi messi sono tutti graditi, certo qualcuno chiede perché Edgar Davids non c'è, perché non c'è questo o quel giocatore. Quando però si alza una contestazione sul nome di Zibi Boniek, i tifosi non lo vogliono nella lista delle 50 stelle, eppure molti di loro lo hanno votato, ma la maggior parte non lo vuole nemmeno più sentire nominare, dopo che nel 2006 con lo scandalo calciopoli lo stesso ex calciatore bianconero la attaccò come se non ci fosse mai stato niente tra lui e quel club. Ma non finisce qui poco prima della sua discomunica dalle 50 stelle in una intervista disse "La Juventus, grazie a Calciopoli, ha avuto tanti vantaggi", "Ma che cosa sta emergendo? Sta emergendo che nessun dirigente della Juventus ha cercato mai di aggiustare una partita?", poi l'attacco sul campo. " A Genova ci fu un rigore dato da un arbitro…lasciamo perdere. Poi in un Bologna-Juventus in cui la Juve ha avuto un aiuto a uno-due minuti dalla fine. Se poi volte dire che la Juve è stata vittima di una trappola…". Queste parole sono solo una piccola parte degli attacchi continui del signor Zibi Boniek, che ancora oggi continua a lanciare frecciatine contro la Juve. 

2017: Sulla scelta di essere stato sostituito dalla preferenza dei tifosi nelle 50 stelle del 2010 da Davids dice "Edgar Davids, meglio di me? Sì, con lo shampoo dopante". Poi quest'anno sulla nuova maglia bianconera. Quando alcuni tifosi della Juventus a Cardiff gli chiedono dei biglietti della partita lui ironicamente gli dice "Perché non chiedete a Davids, la stella vincente?", poi una tifosa gli risponde "Lui meglio di te mille volte". La risposta, al veleno: "Sì, ma con lo shampoo dopante. Concentrati sulla partita". Quindi come si può avere rispetto per chi di rispetto verso la società non ne ha mai avuto da quel lontano 1985 che lo portò dalla Juventus alla Roma? Posso capire che l'abbia avuto con Moggi e Giraudo e non con Bettega e Agnelli, ma perché sputare così tanta cattiveria sul un club che ti ha dato da mangiare ?

Da tifoso mi sento di dire che Zibi Boniek è un piccolo uomo, già perché uno che ha giocato nella Juventus o in un altro club, non può e non dovrebbe attaccarlo, visto che se lui fosse stato al suo posto ora sarebbe rispettato da tutti, visto che non conta il suo passato alla Roma, visto che molti campioni della Juventus sono passati in altri club, ma alla fine sono entrati nella lista, ma le cose che non si accettano è la cattiveria di come si è scagliato contro quel club. Forse se l'Avvocato Gianni Agnelli era ancora nel pieno delle forze gli avrebbe fatto una chiamata, forse il 'caro' Zibi non sarebbe stato così crudo nei confronti di quel club che in qualità dei fratelli Gianni e Umberto gli ha fatto conoscere il vero calcio e vincere qualche trofeo importante. Dovrebbe portare rispetto a quelle persone che lo hanno sempre stimato, quello che lo hanno sempre osannato e attaccando la Juventus se l'è messe contro. Che lui dica di tifare Roma nessuno gliene fa una colpa, visto che ognuno tifa la squadra che vuole, ma sputare sentenze anche fossero vere contro il club che ti ha dato tutto e di più mi sembra davvero da piccolo uomo.

Caro Zibi, anche se a me caro non sei per niente, visto che non ti ho vissuto essendo nato nei primi anni 80, ma a mio padre tanto, visto che ha condiviso quegli anni stupendi in bianconero, non capisco davvero cosa sia tutto questo astio nei confronti della Juventus, delle volte penso che noi juventini potevamo fare a meno di quella Champions, e di tutti quei trofei alzati dal 1982 al 1985 se davvero sapevamo che anni dopo qualcuno dei nostri ci avrebbe pugnalato alle spalle. Io sono tifoso juventino da sempre dalla nascita, forse tu eri tifoso di una squadra della tua nazione prima del passaggio alla Juventus, forse se quell'anno Dino Viola avesse avuto la liquidità giusta ti avrebbe portato a Roma e oggi dei tuoi attacchi ci saremmo fatti grasse risate, visto che potevamo associarle a tali rosicate di un tifoso romanista e niente più. Ma quelle frecciate fanno male al tifoso juventino, si perché tu non colpisci sono i colpevoli sotto il nome di Luciano Moggi e Antonio Giraudo, tu colpisci tutto il popolo juventino, quello che ti ha sempre sostenuto in quei tre anni, quello che metteva il tuo striscione allo stadio, quelle persone che ti hanno sempre voluto bene, e mio padre davanti alla tv a dire "questo è n'fenomeno de notte, un fenomeno!".

Forse le mie parole resteranno chiuse in questo articolo e forse oltre a me che le ho scritte non le leggerà nessun altro che non sia qui in questa pagina sportiva. Sappi che rivedendo alcuni video del passato mi sono emozionato a vedere le tue giocate in bianconero e forse sarei stato un tuo sostenitore, anzi ne sono certo, ma quando poi ho visto altri video in cui attacchi di continuo la Juve, mi ha fatto e mi fa ancora male ascoltare quelle parole, visto che sei forse l'unico che lo ha fatto con quella cattiveria, e spero vivamente di non sentirle dire da nessun altro giocatore passato nella mia squadra del cuore. Quando ascolto specialmente quella telefonata in tv dove rispondi alle domande di Zampini e parliamo di qualche anno fa, mi si gela il cuore a sentire quelle parole fredde, senza nessun complimento per quella Juve, ma solo parole contro chi ci lavorava.

Caro Zibi, mio padre e mia madre mi hanno insegnato a non sputare nel piatto in cui mangio, a non lasciare mai quel che è nel piatto, visto che c'è chi non può permetterselo, visto che dei nostri scarti qualcuno ci potrebbe fare un pranzo o una cena, ti chiedo gentilmente di non avvelenarti sempre e solo contro la Juve, visto che così vuoi far capire che il tuo alibi è la società bianconera. Forse avrai goduto alla sua disfatta in quel 2006, forse avrai esultato di quegli insuccessi in Champions League, perché sei un tifoso della Roma e su questo non ti faccio una accusa, anzi lo fanno tutti quelli che non sono juventini, ed è giusto così, visto che in Italia la mentalità e sotto lo zero quando si deve sostenere una squadra italiana in Europa, anzi la si gufa invece di tifarla. Ripeto io non ti ho visto giocare, non ti seguo in tv o cose varie, ma leggo sui social e guardo i video oramai internet è la tv dell'oggi e del domani, visto che è più interessante vedere un video in rete che alla televisione, quindi ho visto tutte le tue dichiarazioni scritte e in alcuni video, quindi so cosa dici e come lo dici specialmente nelle dirette tv postate in rete, si sente il tuo 'odio' nei confronti della Juve, si sente caro Zibi, forte molto forte questo odio, come a volerla disprezzare sempre e comunque anche quando va bene.

Eppure la mia domanda se t'incontrassi sarebbe "Ma tu a Cardiff che ci sei andato a fare? Forse a tifare Real? E allora perché eri nel settore dei tifosi juventini?", ma  spero di non fartela in modo diretto, visto che oggi mi sento un tifoso tradito, mi sento come se quell'uomo di 34 anni fa che correva ed esultava con la maglia bianconera addosso non ci fosse più. Quindi caro Zibi, non sarò io e nessun altro tifoso della Juventus qualcosa su quella Juve, forse chiederemo a qualcun altro, ma prima gli chiederemo di non nominarti, perché noi chi ci tradisce in un modo o nell'altro non lo sentiamo più parte della famiglia. Distinti saluti signor Zibi Boniek