Momento d'oro per il Valencia, dopo il pessimo campionato passato dove è venuta a mancare soprattutto la qualificazione in Europa, la squadra allenata da Marcelino è la rivelazione di questo avvio di Liga, volando in classifica alle spalle del Barcellona con un distacco di 5 punti. 

Uno dei protagonisti indiscussi di questo strepitoso avvio è Simone Zaza (classe '91), l'attaccante lucano autore di 7 reti in 8 partite è secondo nella classifica marcatori alle spalle del solo Messi fermo a 11 reti. Un exploit forse inatteso. 

Zaza sembra aver ritrovato quella forza fisica e quella cattiveria agonistica che lo hanno distinto quando indossava la maglia del Sassuolo, qualità che hanno fatto di lui un attaccante molto importante nel panorama calcistico Italiano portandolo alla convocazione in Nazionale. Già, proprio la Nazionale, quel rigore sbagliato ai quarti di finale contro la Gemania a Euro2016 è stato l'inizio di una trasformazione in negativo del giocatore. Tante le accuse, tanto le colpe, da lì la cessione da parte della Juventus e l'inizio di un declino. 
Passa al West Ham dove ci rimane per metà anno vedendo poco il campo e non trovando mai la via del gol, l'accordo con la Juventus prevedeva un prestito oneroso con obbligo di riscatto, ma nel mese di gennaio rientra anticipatamente in Piemonte per poi esser girato al Valencia dove sigla la sua prima rete contro l'Athletic Bilbao e ne firmerà poi successivamente altre 5, le uniche di quella stagione, che lo porteranno al riscatto da parte degli Spagnoli. 

Dopo una piccola fase di oblio post Europeo ora Zaza sembra esser tornato ai suoi livelli, un trascinatore e finalizzatore, ora è una risorsa in più per il Club e per la Nazionale stessa; e vien da chiedersi se magari possa tornare utile alla causa Azzurra, data la difficoltà di andare a segno che le punte di Ventura stanno trovando.
Per meritocrazia il ragazzo merita e lo dimostrano i numeri di questo avvio da favola.