Solo poche settimane fa Capello raccomandava ad Esposito, baby talento dell'Inter,di non seguire la strada di Zaniolo. Invece, per come si sta comportando Nicolò, sarebbe il caso che Esposito prendesse larghi spunti da quella che è la vita di Zaniolo fuori e dentro il campo. Per quanto riguarda la sua bravura, è ormai sotto gli occhi di tutti. Durante questo ultimo mese, in cui Zaniolo è stato sempre chiamato in causa dal tecnico Fonseca, il giovane talento è stato uno dei principali protagonisti delle vittorie della Roma. Nicolò, infatti, ha messo a segno ben quattro reti in quattro gare differenti e tutte di enorme importanza. Il tecnico Fonseca, sin da quando è arrivato a Trigoria, ha sempre visto un comportamento da grande professionista nel giovane Nicolò.

Oggi però vogliamo parlare di un altro aspetto di Zaniolo, che allo stesso modo di quello sportivo contribuisce a farlo diventare un vero uomo prima e campione poi. L'aspetto a cui vogliamo dedicarci è quello umano: infatti dopo la gara di domenica contro il Parma, nonostante la delusione e l'amarezza per l'esito della gara, Zaniolo ha trovato il modo e il tempo per rendere felice un bambino affetto da atrofia muscolare. Spesso i calciatori, e non solo i calciatori, con un piccolo gesto possono rallegrare, anche se solo per un momento, la dura vita di bambini affetti da qualche malattia grave. Nicolò aveva ricevuto la richiesta da parte di questo bambino di regalargli la sua maglietta con il numero 22. Da quanto ha dichiarato la mamma del bambino, Nicolò ha dato appuntamento in un luogo appartato, lontano da occhi indiscreti, al bambino, per potergli regalare la sua maglietta. La mamma del bambino ha voluto anche precisare che il suo piccolo spesso chiede le magliette dei suoi idoli, ma non sempre viene accontentato. Nel caso di Zaniolo la signora ha dichiarato che Nicolò è stato particolarmente premuroso nei confronti di suo figlio.

Un piccolo gesto, quello di Zaniolo, che contribuisce a renderlo campione in campo ma anche fuori dal campo. Quello che rende questo piccolo gesto davvero degno di nota, è il fatto che Zaniolo abbia dato appuntamento a questo bambino lontano da occhi indiscreti. Evidentemente il gesto di Zaniolo era veramente sentito ed è stato fatto davvero con il cuore. A differenza da quanto diceva Capello, Zaniolo ha intrapreso la strada più giusta che poteva prendere. Se anche durante qualche gara non dovesse rendere al cento per cento, è importante che renda al massimo in storie come questa. E' giusto e, soprattutto, doveroso che chi è stato più fortunato di altri si prodighi ler rendere la vita degli altri quantomeno più spensierata. Bravo Nicolò.