Zaniolo partita dopo partita sta tornando quel giocatore esplosivo che era prima dei due infortuni gravissimi che ha subito.
Il giovane talento ha passato gli ultimi due campionati a combattere contro due infortuni gravissimi, che spesso hanno fermato sia giovani promettenti, che campioni già affermati.
Zaniolo, invece, grazie alla sua incoscienza è al suo amore per questo sport, sta pian piano tornando. Forse a rendergli un tantino in discesa la strada del ritorno è il fatto che quest'anno sulla panchina giallorossa ci sia un tecnico come Mourinho, che tanto crede nel giovane ventidue. Naturalmente chi si aspettava che sin dalle prime battute Zaniolo sarebbe stato quello di prima degli infortuni, si sbagliava di grosso. Mourinho,più volte,ne ha parlato,quando si ha a che fare con infortuni di questa gravità, subentra anche una certa paura psicologica, che va via solo con il tempo.

Nelle ultime gare, però, stiamo intravvedendo anche se a sprazzi il talentuoso ragazzo che avevamo lasciato due campionati fa.
Stiamo ritrovando quel giocatore esplosivo che quando partiva superava i suoi avversari con una certa facilità, che faceva sembrare le cose difficili,semplicissime. Zaniolo sta tornando, ma bisogna tutelarlo. Il giovane talento, spesso è finito sotto i riflettori per questioni che con il campo con il calcio non c'entrano niente.
È stato sotto i riflettori quando ha deciso di non voler continuare la sua relazione con la sua fidanzata, che intanto era rimasta incinta di sua figlia, anche se Zaniolo, però, non si è affatto sottratto ai doveri di padre.
È stato sotto i riflettori quando ha deciso di prendere le difese di sua mamma, a cui Zaniolo è particolarmente attaccato, che veniva presa di mira regolarmente dalle tifoserie avversarie. In occasione dell'ultimo derby contro la Lazio, per tutti i novanta minuti i tifosi laziali hanno insultato la mamma di Zaniolo con i peggiori appellativi. Alla fine della partita, Nicolò ha reagito con un gesto nei confronti di questi galantuomini.
Non l'avesse mai fatto!
Tutti: stampa,opinionisti,calciatori,ex calciatori e,addirittura,il CT della nazionale Mancini,hanno accusato Zaniolo di non essere un serio professionista. Ricordo, però, che una volta Papa Francesco, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva cosa avesse fatto ad una persona nel caso questa avesse insultato la mamma, disse che gli avrebbe dato un pugno in faccia. In quell'occasione tutti si dichiararono dalla parte di Papà Francesco, ritenendo che la mamma è una figura importantissima.
Quindi si perdona al Papa, che è il rappresentante del perdono, un pugno in faccia a chi si permettesse di offendere sua mamma,ma non si perdona un gesto a un giovanissimo Zaniolo,dopo che,per 90 minuti,aveva dovuto subire insulti di ogni genere nei confronti di sua mamma. Questa spontaneità di Zaniolo,questo suo carattere,l'essere molto legato alla mamma,ha finito per rappresentare nella testa delle persone un giovane senza valori. Spesso, Zaniolo viene considerato come il solito genio e sregolatezza.
Questo,purtroppo,anche nell'immaginazione della classe arbitrale. Durante le gare, Zaniolo, viene spesso tartassato dai suoi avversari,spesso subisce falli anche piuttosto pericolosi, ma nella maggior parte dei casi, l'arbitro piuttosto che richiamare l'avversario che commette il fallo, piuttosto che sanzionare, magari con un cartellino l'autore del fallo, invita Zaniolo a rialzarsi.
Spesso,Zaniolo viene visto dagli arbitri come un simulatore,quando,invece,poi,le immagini dicono tutt'altro. Molto probabilmente, il problema di Zaniolo nasce dalla maglia, dai colori che indossa. Se il giovane talento, con il numero 22, indossasse una maglia a strisce verticali, molto probabilmente sarebbe più tutelato.
Sicuramente,questa mia tesi,viene avvalorata da un caso simile. Il giovane attaccante Chiesa, che ora è in forza alla Juventus, viene sicuramente più tutelato di quando era in forza alla Fiorentina.
La cosa è piuttosto grave, perché poi ci si lamenta quando la nostra nazionale non ha ricambi, spesso sento dire che non si punta molto sui giovani, ma i fatti poi sono in netta contrapposizione.

Un talento come Zaniolo va tutelato, non che gli si debba stendere un tappeto rosso, ma sanzionare nel modo adeguato quei giocatori che commettono falli pericolosi nei confronti di Nicolò. In attesa che qualcosa inizi a cambiare nell'immaginario collettivo e degli arbitri, in particolare faccio un grande in bocca al lupo a Zaniolo, affinché possa sempre più affermarsi come quel grande campione qual è!