Quarantunesimo del primo tempo di Olanda-Italia. L'Italia si ferma, la Roma trema. C'è Nicolò Zaniolo in lacrime a terra che si tocca il ginocchio. "È il sinistro, non è quello operato ,magari è uscito solo per paura visto quello che ha passato appena 6 mesi fa" così provano a farsi forza i tifosi giallorossi sui social. A dare qualche speranza ci prova anche Roberto Mancini nel post partita: "Nicolò l'ho visto più sereno e non sente più tanto dolore" anche se le sensazioni non era buone. Questa mattina, una volta rientrato a Roma, Nicolò ha avuto la conferma: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e 6 mesi di stop. 

Già. 6 mesi. Gli stessi che dovevano essere a gennaio e che invece sono diventati poco più di 5 per farlo entrare in forma per la sfida (persa) contro il Siviglia di Europa League. Questa volta la Roma, Nicolò, l'agente, la famiglia, i tifosi dovranno avere pazienza. Affrettare i tempi significherebbe stroncare definitivamente la carriera di un potenziale fenomeno. La Roma non potrà contare sul gioiellino giallorosso almeno fino ad aprile e necessariamente dovrà intervenire sul mercato e io un'idea per sostituire Zaniolo ce l'ho. 

Non comprerei un giocatore che può giocare sulla trequarti, o almeno non solo: Fienga ha confermato Dzeko ma ha bisogno di un vice che finalmente possa farlo rifiatare per davvero. Pochi giorni fa il presidente del Lione ha dichiarato che su Depay c'è anche la Roma. Ecco, Friedkin faccia diventare questo sogno, realtà.